Settimana Internazionale del Sordo tra festa e protesta

0
518 Numero visite

Nella Settimana Internazionale del Sordo le Comunità Sorde di tutto il mondo si uniscono in festeggiamenti e mostrano che non sono comunità invisibili, sono comunità vibranti e parte integrante delle nostre città.

foto del rapper durante la sua esibizione nella GMS del 2018

Comunicato stampa Settimana del sordo_CS

La settimana si è aperta lunedì con la Giornata Internazionale dedicata alle Lingue dei Segni per ricordare ancora una volta che non possiamo definirli gesti ma Segni, che non si può parlare di linguaggio ma di una Lingua, una lingua naturale dotata di grammatica, unicità, dignità e indipendenza, una lingua silenziosa un codice con cui dire ogni cosa (Brazzo, Sono Sordo Mica Scemo, 2016).

L’Italia è l’unico Paese in Europa a non aver ancora riconosciuto la sua Lingua dei Segni (LIS). Da anni Brazzo, sordo dalla nascita e unico rapper sordo attualmente attivo in Italia, si batte per il riconoscimento e la diffusione della Lingua dei Segni Italiana.

Non basta ricordarsene un giorno all’anno. Non basta parlarne cinque minuti su un giornale e poi voltare di nuovo lo sguardo. Noi sordi siamo qui e siamo qui ora. E chiediamo che la nostra lingua madre venga riconosciuta. È nostro diritto.” afferma il rapper.

Il 28 Settembre si festeggerà la GMS (Giornata Mondiale del Sordo) giunta quest’anno alla sessantunesima edizione, e in molte piazze italiane, tra cui Milano, ci saranno manifestazioni e cortei a cui parteciperanno non solo i membri della Comunità Sorda ma anche tutti coloro che hanno deciso di abbracciarne la causa.

 

Finché la LIS non verrà riconosciuta ufficialmente dallo Stato non avremo neanche interpreti laddove necessario. Nelle strutture pubbliche non ci sono servizi adeguati a supportarci. Chi lavora lì non è attrezzato per comunicare con noi, sono persone che non sanno come interagire con una persona sorda, eppure basterebbe davvero poco: un corso di sensibilizzazione, un servizio di interpretariato fisso o su appuntamento. Che questi servizi siano sempre a nostre spese non è giusto, soprattutto in strutture pubbliche. Ci sono persone sorde che spesso non possono permettersi di pagare un interprete: e in quei casi la dignità della persona, i diritti, dove sono?” continua Brazzo.

 

I problemi, spiega il rapper, riguardano tutte le persone sorde e cominciano dall’infanzia: “nelle scuole pubbliche i bambini sordi non sono affiancati in modo continuativo da assistenti alla comunicazione o da interpreti, anzi in molti casi sono lasciati da soli, senza guida, senza supporto, o sono costretti a uscire dalla classe con insegnanti di sostegno che non conoscono la LIS e non hanno le competenze adatte per seguirli. Il lavoro fatto a scuola è fondamentale,

se fatto male il bambino rischia di rimanere a un livello di comunicazione estremamente superficiale”.

Noi sordi –conclude Brazzo- finora ce la siamo sempre cavata da soli, facendoci carico di ogni fatica. Ora basta, non ci accontentiamo più”.

 

Brazzo, dal 2016 ha iniziato la sua carriera musicale e ha ora spalle 7 brani -con relativi video musicali e interamente autoprodotti- in cui canta e segna per una accessibilità e un’integrazione totali, reperibili sul suo canale YouTube e su tutte le piattaforme di streaming musicale.

Parallelamente alla carriera da cantante, il rapper gira nelle scuole affrontando il tema della sordità e sensibilizzando bambini, ragazzi e docenti sull’importanza della Lingua dei Segni e sulla Cultura Sorda.

Francesco Brizio, in arte Brazzo, è un rapper e attivista sordo italiano.

Nato a Taranto il 14 marzo 1987, dopo la maturità si trasferisce a Milano. Attualmente lavora come impiegato nelle assicurazioni e nel tempo libero si dedica alla musica.

Debutta nel 2016 col singolo Sono sordo mica scemo affrontando il tema sociale della diffusione della Lingua dei Segni dopo il mancato riconoscimento da parte della legge italiana.

Seguono Il ritmo dell’estate, pezzo estivo dai toni più leggeri dedicato ai bambini, e Volere è potere in cui grida il desiderio di inseguire il proprio sogno di entrare nel mondo della musica senza discriminazione, dimostrando che tutto è possibile, anche cantare e segnare contemporaneamente.

Altri brani sono Tutto il mondo è paese con Alessia Punzo e la performance di una fotomodella sorda, Natalia Colombo, Un egoista sotto il cielo di Ha Long, brano che parla di una storia d’amore finita male per la quale si chiede scusa senza timore, A noi va bene così con Marianna Combi, in cui Brazzo racconta come ha affrontato fin da bambino il problema della sordità e di come, grazie ai genitori e alla sua forza di volontà, sia riuscito a superarlo. Il 19 settembre è uscita infine Real E Non Solo, inno che il rapper ha scritto per l’omonima squadra sorda di calcio a 5 che quest’anno parteciperà per la prima volta a un campionato di Serie D FIGC.

Il suo obiettivo è dare un senso della musica ai sordi e avere più visibilità nel mondo degli udenti abbattendo così i pregiudizi. Tutti i suoi brani sono interamente scritti da lui.

Brazzo ha imparato a cantare con l’aiuto di una logopedista grazie alla quale ha anche imparato a seguire il tempo, il ritmo e le vibrazioni musicali, interpretando solo successivamente le canzoni in Lingua dei Segni.

Si è esibito sul palco di Trani al Festival del Giullare, alla Giornata Mondiale del Sordo a Roma, al Soundframes presso il Museo Nazionale del Cinema di Torino, al Pergine Festival di Pergine Valsugana e al Disability Pride a Roma.

Gira nelle scuole per promuovere la Lingua dei Segni e sensibilizzare sul tema della sordità

La Settimana Internazionale del Sordo nasce nel 1958 a Roma e da allora viene celebrata tutti gli anni dal movimento di rivendicazione e di lotta per i diritti di tutte le persone sorde con eventi, cortei e manifestazioni organizzate dalle Comunità Sorde in ogni parte del mondo per sensibilizzare l’opinione pubblica sulla sordità, chiedere pari opportunità, l’emancipazione e la piena inclusione di tutte le persone sorde (circa 72 milioni nel mondo). All’interno della Settimana sono due gli appuntamenti più importanti: il 23 settembre si celebra la Giornata Internazionale delle Lingua dei Segni (giorno scelto dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite per ricordare al mondo la necessità di riconoscere, promuovere e proteggere le oltre 300 differenti lingue dei segni nel mondo), il 28 settembre invece si celebra la Giornata Mondiale del Sordo, giunta alla sua 61ª edizione. L’Italia non ha ancora riconosciuto la sua Lingua dei Segni (LIS) nonostante sia una lingua a tutti gli effetti e venga utilizzata da più di 40.000 persone sorde segnanti, da migliaia di udenti e da tutte quelle persone con disturbi nel linguaggio che la usano per comunicare

Ufficio Stampa Sara Dongiovanni

L'informazione completa