Valentina Broggi, la passione per l’arredamento, la sordità e un sogno (europeo) da rincorrere. Giovedì, l’Italia del volley affronterà la Polonia. Siamo a Cagliari, le giocatrici in campo non sono Sylla, Egonu, Chirichella, Di Gennaro. Bensì Tomat, Galbusera, Di Bennardo e Broggi.
La maglia, però, è sempre la stessa: azzurra, del colore sabaudo dell’Italia, quella tinta che, tante volte, è l’unica a saper mettere insieme realmente il Paese. E proprio Valentina Broggi, libero svelto e attento, arriva da Cantù. Classe 1989, iniziò a giocare tanti anni fa, quando aveva solo dieci anni, attirata dal fatto che anche altre ragazze lo facevano, senza dimenticare le campionesse che vedeva in tv e che hanno fatto da traino.
La sua prima squadra è stata il San Paolo Cantù. Dopo diversi anni tra serie D e serie C, nella passata stagione, Valentina ha giocato in serie B2 a Cusano Milano mentre ora sta provando in diverse squadre e non sa ancora quale sarà il suo futuro: «La sordità non è mai stata un limite per me. Ma per qualche persona trovata lungo la mia carriera sì. Detto questo, ho sempre avuto il coraggio di voltare pagina e proseguire».
Gli obiettivi per questo Europeo che si terrà a Cagliari dal 6 al 15 giugno? «Ovviamente parteciperemo a questo Europeo con l’obbiettivo più alto – afferma Broggi – Faremo del nostro meglio. Le mie compagne di squadra sono meravigliose, siamo come una grande famiglia e ci divertiamo sempre tanto, sia giocando a pallavolo ma anche fuori dal campo».
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