I 90 anni del Gruppo Sordi: «Lo sport oltre la disabilità»

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Una delle più antiche società sportive del Piemonte. Cifra tonda per il Gruppo Sportivo Sordi Torino, che festeggia i suoi 90 anni. Fondata nel lontano 1929, l’associazione ha cambiato più volte nome – all’inizio si chiamava “Unione Sportiva Sordomuti Torinesi” – ma non ha mai perso due qualità importanti.

Primo, la capacità di superare le difficoltà dell’handicap attraverso lo sport. Secondo, una certa propensione alla vittoria. Già, perché in tutti questi anni i trofei sono arrivati a valanga, in ogni disciplina. Più di 700 i riconoscimenti conquistati tra coppe, trofei, targhe e medaglie.

Per un’associazione che forma atleti in ogni sport, dal calcio al calcetto fino al beach soccer, al bowling, al nuoto e alla pallamano. Dalla fondazione ai giorni nostri trenta atleti sordi del Gruppo Sportivo Torino, maschi e femmine, hanno preso parte alle Olimpiadi. Tra i tanti riconoscimenti, vale la pena ricordare la Deaf Champions League 2017, conquistata dalla squadra di calcio a 5 a Siviglia al termine di uno spettacolare 4-3 contro l’Huelva, campione delle ultime tre edizioni. Una vera e propria impresa, mai riuscita prima di allora a un’italiana. L’imponente bacheca dell’associazione si può ammirare al terzo piano della sede di corso Francia 73. E poi ci sono le collaborazioni, l’ultima delle quali ha visto protagonista il Crocetta Calcio e il campo di via Roveda 32, a Mirafiori Sud. Rimasto abbandonato per anni, la struttura è rinata un anno fa grazie all’impegno del presidente del Crocetta, Stefano Armitano, che ha stretto un gemellaggio tra la sua compagine e il Gruppo Sportivo Sordi.

Anche l’assessore allo Sport, Roberto Finardi, ha voluto congratularsi. «Un traguardo importante, per il quale mi congratulo ed esprimo la mia gratitudine per le attività di avvicinamento allo sport che il gruppo organizza».

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