L’iniziativa “I sordi e la società d’oggi: strategie comunicative ed educative” è realizzata con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, è patrocinata dalla Regione del Veneto, dalla Nuova Provincia di Padova e dal Comune di Vigonza ed è supportata dall’Ente Nazionale Sordi Veneto. Come di consueto la curatrice dei seminari dott.ssa Romilda Danesi, ha presentato al pubblico la dr.ssa Francesca Baruffaldi psicologa clinica, coordinatrice dei facilitatori (assistenti) alla comunicazione e all’integrazione scolastica presso ENS di Trento.
Lo studio di ricerca intrapreso dalla Baruffaldi è valutare le abilità linguistiche della lingua parlata, ingenerale e nello specifico, pragmatiche di bambini con impianto cocleare entro i tre anni di
età. Attualmente manca ancora un’ampia divulgazione scientifica delle ricerche italiane che coinvolgono le persone sorde con impianto cocleare e, perlopiù, sono articoli scritti in lingua inglese. Quando nasce un bambino sordo, per la famiglia è spesso un grande shock perché nella maggior parte dei casi i genitori non hanno mai incontrato una persona sorda, o se l’hanno incontrata non hanno ricevuto quelle giuste informazioni sul significato circa lo sviluppo del linguaggio in un bambino sordo.
Molte volte i genitori si pongono le prime domande: “Come possiamo preparare noi stessi e i nostri figli sordi in un mondo di suoni e rumori?”. “Come faranno ad apprendere correttamente le lezioni a
scuola?”. Come faranno a vivere da soli?”. Questi sono i grandi interrogativi che hanno accompagnato il seminario, a cui la relatrice ha cercato di dare risposte a voci ed esperienze diverse.
La Baruffaldi ha affermato che lo screening audiologico prenatale, attualmente esistenti in ambito ospedaliero, è uno degli strumenti più utili e fondamentali per le famiglie perché vengono messe a conoscenza di una eventuale sordità dell proprio nascituro in tempi brevissimi mentre una volta si scopriva la disabilità uditiva con notevole ritardo (dai 4 ai 8 anni circa di età del bambino) e, quindi, rappresentava un grande danno per lo sviluppo del linguaggio.
La relatrice ha spiegato il significato del linguaggio che è uno strumento della lingua, una facoltà che ci permette di comunicare fra le persone e ogni comunità ha la propria lingua.
Il punto centrale della sua ricerca è il livello di abilità linguistica e pragmatica dei bambini con impianto cocleare. I risultati scientifici hanno mostrato chiaramente che i bambini con impianto cocleare non hanno le stesse competenze pragmatiche dei bambini udenti perché acquisiscono il linguaggio in modo forzato, innaturale e poco spontaneo.
E’ fondamentale che i bambini con impianto cocleare siano in grado di comprendere e produrre con padronanza di significato, relazionare e dialogare con intenzionalità il messaggio da trasmettere a qualcuno.
L’ambiente scolastico è uno dei contesti di apprendimento più frequenti dal bambino sordo, nel quale
deve accedere non solo ai contenuti di quanto detto, ma anche e sopratutto deve comprendere bene quello che succede durante le attività didattiche per potersi relazionare in modo corretto e consapevole con gli adulti e suoi compagni. Secondo la dott.ssa Baruffaldi, l’obiettivo dell’assistente alla comunicazione è quello di coordinare e mediare tra la didattica e l’aspetto relazionale e mai sostituirsi ad altre figure professionali e/o familiari, lasciando al bambino/scolaro di agire in modo indipendente ed autonomamente, cosa che non accade in altri contesti della vita quotidiana.
In sintesi lo sviluppo del linguaggio dovrebbe seguire delle precise fasi di percorso ad hoc, le quali purtroppo non sempre vengono rispettate, in quanto dipende da ogni singola situazione individuale.
Occorre sempre ricordare che, spesso non viene citato, è fondamentale trovarsi in un ambiente familiare e scolastico preparato, le ricerche scientifiche hanno definito che non solo riguarda alla disabilità uditiva ma riguarda un po’ tutte le disabilità e gli ambienti in cui il bambino cresce.
Il prossimo incontro è programmato per sabato 25 maggio 2019, sempre presso la Sala Consiliare del Comune di Vigonza, con Elena Radutzky (Ricercatrice e curatore dei libri e dizionari di Linguadei Segni Italiana e sulla storia dell’educazione dei Sordi) che interverrà su “Vive la difference! La comunicazione interculturale e il multilinguismo”.
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