“Calore per tutti”: tutorial accessibili a ciechi e sordi

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Alcuni mesi fa l’azienda Termovalseriana aveva annunciato il lancio del progetto “Calore per tutti” che prevedeva la realizzazione di alcuni video tutorial accessibili a ciechi e sordi per aiutare tutti, indistintamente, a fare semplici operazioni con la propria caldaia, la pompa di calore e tutto ciò che concerne il riscaldamento.

Il primo video introduttivo è stato pubblicato a fine novembre sulla pagina Youtube di Termovalseriana a questo link e oggi esce il frutto del lavoro degli ultimi mesi. Il primo video tutorial vero e proprio spiega come caricare l’acqua della caldaia quando scende di pressione, con un focus su una caldaia Sylber e uno su una caldaia Ariston di nuova generazione, con una tecnologia nuova e leggermente differente.

Spiega Davide Vizzardi, amministratore di Termovalseriana.

Come vi è venuta l’idea?
Alcuni mesi fa abbiamo deciso di rifare il sito internet www.termovalseriana.it e ci piaceva dare un segno di sensibilità progettandolo già accessibile ai non vedenti, rispettando le normative europee in materia di accessibilità. Basta dirlo in anticipo al webmaster e senza costi aggiuntivi il sito è facilmente navigabile e accessibile. In autunno per un interesse personale la nostra addetta alla comunicazione ha seguito un corso di avvicinamento alla cultura sorda e alla Lingua Italiana dei Segni e da lì è partita la consapevolezza che nella nostra società esiste un mondo silenzioso, silente, affascinante, con il quale conviviamo abitualmente senza rendercene conto. Un mondo di persone che hanno la nostra stessa dignità e che affrontano difficoltà che non conosciamo neppure.

Perché vi siete impegnati in questa impresa?
Da sempre, da oltre 40 anni quando l’azienda è nata, siamo impegnati in prima persona nel rispetto dell’ambiente: lavoriamo tutti i giorni nel riscaldamento, che è la fonte principale di inquinamento, e ci siamo specializzati nel proporre e utilizzare noi stessi impianti e soluzioni meno inquinanti possibile. Abbiamo fatto anche scelte radicali negli anni, a volte pionieristiche, faticose, ma sempre con l’idea che la sostenibilità è un valore importante. Dal rispetto per l’ambiente al rispetto per le persone che lo abitano, il passo è breve, automatico. Negli scorsi mesi avevamo deciso di realizzare alcuni video tutorial e abbiamo pensato fosse logico girarli direttamente accessibili a tutti.

Come è stata questa esperienza?
Inizialmente non sapevo a cosa saremmo andati incontro. Capivo che il progetto era di valore, ma concretamente come portarlo avanti era un po’ una sfida. Quest’ultimo video infatti lo abbiamo registrato due volte: riguardando la registrazione ci siamo resi conto che non era accessibile, mancavano quei dettagli che a noi sembrano scontati, ma che per un cieco o un sordo fanno la differenza nel comprendere cosa stavamo facendo. Ci siamo calati nei loro panni e abbiamo dovuto fermarci a riflettere, nella fretta della vita quotidiana, per dedicare il giusto tempo e la giusta attenzione a quello che stavamo facendo. Tenere sempre presente l’accessibilità per chi non vede (che deve ascoltare) e per chi non sente (che deve leggere e vedere) richiede un certo impegno. Confrontandoci con il mondo sordo, abbiamo imparato alcune sfumature del loro modo di vivere che terremo presenti nei prossimi video: dovremo riadattare di nuovo il modo di spiegare, di parlare, di muoverci, le inquadrature, i sottotitoli…
E’ stato faticoso, ma affascinante. E ci siamo divertiti molto.

In entrambi i video avete scelto un sottofondo musicale di musicisti locali e il montaggio è stato fatto da un giovane adolescente. Perché?
Ci piaceva che questo lavoro desse l’opportunità a giovani della nostra zona di fare esperienza e di farsi conoscere. Il montaggio è stato fatto da un ragazzo quasi diciottenne dell’Istituto Tecnico di Informatica e Telecomunicazioni di Gazzaniga, figlio e nipote degli altri soci dell’azienda. Si è impegnato molto, con serietà, sensibilità e speriamo che gli faccia curriculum. Le musiche invece sono di Andrea Tonoli di Gandellino nel video introduttivo e di Gian Mario Conti di Valbondione nel primo tutorial. Sono due artisti molto bravi, che meritano di essere conosciuti e valorizzati.

Quali servizi offrite ai clienti ciechi, sordi o con disabilità?
Il sito è accessibile ai non vedenti ed è stato testato dall’Unione Ciechi e Ipovedenti di Bergamo, con la quale collaboriamo molto bene e che ci “testano” tutti i video che facciamo. Per i sordi (e per tutti gli utenti, chiaramente) è attiva una chat on line negli orari di apertura dell’ufficio, per velocizzare il contatto e concordare l’appuntamento. Nei contatti sono anche specificati i numeri watshapp a cui scrivere e inviare foto e video della caldaia per una consulenza. Inoltre chiediamo ai clienti ciechi o sordi di segnalarlo al momento della prenotazione in modo che possiamo istruire i nostri tecnici dando indicazioni utili su come comportarsi.

Che ricaduta vi aspettate di avere?
Il video in sé è per noi uno strumento comunicazione che avremmo fatto in ogni caso, perché il mondo del web marketing viaggia attraverso i social. Il motore che ci ha spinto a farlo in questo modo, accessibile, non è però quello di volersi accaparrare una fetta di mercato. Noi vogliamo testimoniare con la nostra esperienza concreta che uno stile di vita più sostenibile (con le nostre scelte ecologiche) e più inclusivo ci può essere, non è difficile ed è bello. Chi sposa la nostra filosofia e vorrà sceglierci come fornitori, ci farà ovviamente piacere, visto che cerchiamo tutti i giorni di dare lavoro a 13 famiglie in alta Valseriana. Il mercato è libero e comunque dare il segno che rivolgersi a TUTTI, significa DAVVERO a tutti, per noi è importante.

Chiede di poter fare due ringraziamenti…
Devo ringraziare l’Unione Ciechi e Ipovedenti e l’Ente Nazionale Sordi di Bergamo per il supporto che ci danno, per l’esempio di vita, per l’apertura nei nostri confronti: ci rendiamo conto che una richiesta come la nostra potrebbe non essere sempre bene accetta, perché potrebbe esserci diffidenza, sospetto di strumentalizzazione. Ma con coloro che ci seguono sta diventando una bellissima esperienza e invito tutti a partecipare alle loro iniziative di sensibilizzazione, perché meritano davvero.

Per questo ha voluto dare uno spazio anche ai presidenti dei due enti per raccontare la loro esperienza.
Cav. Claudio Mapelli, presidente dell’Unione Ciechi sezione di Bergamo: “Sono molto lieto che la vostra azienda si impegni nell’ambito della responsabilità sociale d’impresa a farsi carico delle difficoltà operative e di comunicazione delle categorie svantaggiate, in particolare dei disabili visivi e uditivi. Tenere conto di queste problematiche da parte del vostro staff è un importante veicolo di educazione per la crescita della sensibilità inclusiva per tutta la cittadinanza e non solo per i consumatori ed i vostri potenziali clienti. In questo senso la nostra associazione sarà disponibile a collaborare con voi per il conseguimento di tali obiettivi.
Per lanciare inoltre uno sguardo alle nostre attività, ricordiamo che fra i nostri impegni istituzionali di tutela della categoria dei non vedenti e ipovedenti vi sono le tematiche dell’inclusione scolastica, della formazione e dell’avviamento professionale, della prevenzione delle malattie della vista. La nostra attenzione è rivolta anche a promuovere la partecipazione dei nostri iscritti alla vita sociale, favorendo le occasioni di accesso all’arte ed alla cultura, le attività sportive e ricreative, la formazione e l’addestramento per l’utilizzo delle nuove tecnologie, e così via.
Per conseguire tali fini le nostre risorse interne non sono sufficienti e quindi siamo costantemente alla ricerca di volontari e di realtà pubbliche e private che possano supportarci dal punto di vista delle risorse materiali e umane, dedicandoci tempo e impegno personale.
Per noi, infine, è importante farci conoscere sul territorio e tra la gente attraverso tutti i possibili canali di comunicazione, tradizionali ed innovativi.”

Gianfranco Zanchi, Presidente dell’Ente Nazionale Sordi sezione di Bergamo: “La sordità è a tutti gli effetti una disabilità. Talvolta sembra invisibile perché non sempre evidente ma questo non toglie che incontriamo spesso grandi barriere nel nostro agire quotidiano che impediscono di fatto alle persone sorde di integrarsi facilmente. E’ per noi fonte di ricchezza ed è insostituibile trovare aziende attente a questa tematica. Per questo motivo siamo stati disponibili a collaborare con l’azienda Termovalseriana, che si è dimostrata innovativa e sensibile, ed è stato per noi un piacere fare questo gioco di squadra, che di fatto si traduce in un “aiutarli ad aiutarci”.”

Per informazioni sul progetto e vedere i video visitare il sito www.termovalseriana.it

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