CASALMAGGIORE – In collaborazione con Regione Lombardia, il Museo del Bijou ha realizzato il progetto All included!: proseguendo con quanto iniziato con “BijouXtutti” (2013-14), in un’ottica di continua e sempre migliore inclusività, il museo si candida come meta turistica anche per le persone con difficoltà visive, offrendo la possibilità di conoscere le bellezze artistiche del proprio patrimonio attraverso il tatto. Dodici bacheche speciali, lungo il percorso espositivo, danno conto della produzione più significativa delle fabbriche bigiottiere della città: da toccare, sperimentare, “vedere”.
Nel pomeriggio di sabato 30 marzo, dalle 16, durante l’evento intitolato Gioie tra le dita, questa ed altre modalità per vivere il museo saranno illustrate al pubblico da parte dell’assessore alla cultura Pamela Carena, del conservatore Letizia Frigerio e del giovane studente Kledian Leka, vera anima del progetto.
Le dodici bacheche tattili, progettate e realizzate su misura dagli esperti falegnami de La Bottega dell’Intaglio di Casalmaggiore, sono completate da brochure e didascalie in braille e in caratteri ingranditi, nonché da spiegazioni audio in QR code. Con la stessa tecnologia sono disponibili approfondimenti testuali e video, con cui conoscere meglio le tipologie dei monili e le lavorazioni che ad esse sono sottese. E’ consigliabile pertanto che lo smartphone dei visitatori sia dotato di un lettore di QR code, per accedere a tutti i contenuti multimediali.
La preziosa collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore Romani di Casalmaggiore ha inoltre permesso l’aggiornamento e una migliore accessibilità del sito internet, così come l’accesso ad interessanti ricerche sulle tante storie di cui il museo è testimone. Molti studenti (sia dell’IIS Romani che della Fondazione Santa Chiara) sono stati coinvolti nel progetto attraverso periodi di Alternanza Scuola Lavoro.
Sul sito e sui tablet a disposizione del pubblico, poi, sono presenti alcuni video in LIS (Lingua Italiana dei Segni), realizzati da Veasyt srl, spin-off dell’Università Ca’ Foscari di Venezia, nato nel 2012 per valorizzare le competenze del Dipartimento di Studi Linguistici e Culturali Comparati nell’ambito dell’accessibilità linguistica e sensoriale.
Le operatrici didattiche del museo (dell’Associazione DiMuse) hanno infine progettato specifici percorsi di visita e attività laboratoriali per le persone affette da disturbi visivi e uditivi.
Nelle bacheche tattili sono disponibili bijoux e oggetti che nel corso degli anni sono stati donati al museo. Per queste donazioni e per la collaborazione nella realizzazione del percorso tattile si ringraziano fra gli altri Graziano Braga, Brunivo Buttarelli, Ezio Capelli, Palmiro Cavalli, la famiglia Martelli, Miro Lanzoni, Giovanni Moreschi, la signora Mori, Rosa Raciti, Francesco Rangoni, Pierfrancesco Ruberti, Barbara Sarzi Sartori, Eleonora Selvatico, Pietro e Marilla Tenca, Raul Tentolini, Francesco Zaffanella.
I partner del progetto sono l’Iis Romani, gli Ic Diotti e Marconi, il Centro psico sociale (Asst Cremona), la Fondazione Santa Chiara, la Fondazione E. Germani di Cingia de’ Botti.
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