Brugherio, nasce l’associazione per insegnare la lingua dei segni

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Guardarsi negli occhi, lasciare che l’altro abbia finito di parlare prima di rispondere, a volte toccarsi per richiamare l’attenzione dell’interlocutore. Martina D’Auria lo confessa: “la Lingua dei segni mi ha fatta innamorare a prima vista”.

Da sinistra Martina D’Auria e Anna Diurno (Foto by Foto Valeria Pinoia)

È successo anni fa, ai tempi della scuola superiore, oggi la trentenne originaria di Cologno Monzese è una professionista del settore, educatrice nelle scuole, che ha deciso di dedicare un po’ delle sue competenze a Brugherio, con la neonata associazione di promozione sociale ComunicativaMente (Co.Me).

Il sodalizio che lei stessa presiede è stato fondato lo scorso autunno e da poco ha iniziato l’attività operativa: soprattutto corsi di Lis, la Lingua italiana dei segni insegnata a grandi e piccoli con scopi diversi, dal gioco alla necessità di trovare un linguaggio di comunicazione efficace per chi vive nella sordità.

E la risposta pare sia arrivata forte e positiva. Sarà anche per l’entusiasmo che trasuda dalle mura della sede di via Matteotti 10, casa di una zia messa a disposizione di un trio di compagni di scuola con il sogno di fare qualcosa insieme. Con Martina ci sono infatti l’amica di sempre, Anna Diurno, interprete 29enne di Lis ed educatrice, e Diego Gatto che si occupa soprattutto di grafica e immagine dell’associazione. Dai banchi di scuola alla gestione completa di un’associazione il passo è breve se ci sono competenze e determinazione. La sede, ristrutturata in forma low cost grazie ad amici e parenti, è tutta un colore. Nella sala corsi, due classi di adulti si stanno avvicendando il lunedì e mercoledì sera.

“Sono in tutto 23 persone che seguono il percorso di 20 ore -ha raccontato Martina- ognuno con il suo perché. C’è una ragazzina che frequenta insieme alle due educatrici e c’è una mamma sorda che vuole trovare il modo di comunicare bene con il suo bambino piccolo. Dice che le piace trovarsi in una situazione in cui non è l’unica a doversi sforzare per farsi capire. Poi ci sono studenti o anche chi è semplicemente curioso. Come lo sono stata io tempo fa”.

Per i bambini che seguono i corsi e i laboratori giocosi del sabato è semplicemente un divertimento. Dietro al progetto in effetti non c’è solo il mondo della sordità ma la voglia di esplorare diversi ambiti artistici garantendone poi l’accessibilità anche alle persone sorde. In arrivo ci sono iniziative di danza e arte e un calendario tutto in costruzione. Il lunedì e giovedì la sede è aperta dalle 15 alle 18, per contatti e info è possibile curiosare nella pagina facebook Co.Me. ComunicativaMente Aps.

L’anno prossimo Co.Me provvederà all’iscrizione all’albo delle associazioni del Comune. Sarà anche quella un’occasione di crescita come i confronti che il trio di amici stanno avendo con altre associazioni del territori.

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