Ieri mattina nel carcere di Taranto è stato trovato impiccato Michele Spagnuolo con una corda improvvisata con un lenzuolo, L’uxoricida 77enne ha deciso di mettere fine alla sua vita. Evidentemente il peso della colpa e l’avanzata età di Spagnuolo lo hanno portato all’estrema decisione. L’uomo era sordo proprio come la moglie che aveva ucciso e per il cui delitto era in attesa di processo. L’imputazione che gravava su di lui era di omicidio aggravato dalla premeditazione, capo di accusa che comporta la condanna all’ergastolo. Spagnuolo aveva scelto il rito abbreviato. Ma anche una pena di vent’anni sarebbe equivalsa all’ergastolo. Si sarebbe dovuto presentare dal giudice il 20 marzo prossimo. Lui stesso confessò con un biglietto. Il gesto gli valse gli arresti domiciliari presso la casa del fratello. Misura in seguito revocata per evasione, quando lo scorso 20 novembre si allontanò dall’abitazione. Rintracciato poco dopo patteggiò una pena di sei mesi.
Quello di Teresa Russo fu omicidio annunciato, visto che i due, sposati da 30 anni, avevano iniziato le pratiche per la separazione, e la donna temeva per la propria incolumità. Aveva confessato le sue paure all’avvocato. Il legale le consigliò di chiudersi in camera la notte mentre dormiva. Teresa fu sgozzata e colpita con una serie di coltellate al torace. Il marito, che aveva anticipato il tutto ad un’amica tramite un videomessaggio, si diede alla macchia: poche ore dopo il killer fu ritrovato, arrestato e tradotto nel carcere di San Nicola. Dopo nove giorni, grazie al suo comportamento, collaborativo gli fu poi comminata la misura degli arresti domiciliari.
Ieri l’ultimo atto di questa tragedia familiare. Il funerale ci sarà appena la salma sarà riconsegnata alla famiglia. Non è ancora noto il luogo di sepoltura.
Alessandro Signorini