Arriva la ”messa senza barriere” fatta con segni e simboli: funzione per includere le persone diversamente abili

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TRENTO. Una messa davvero comprensibile per tutti, un vero sforzo di inclusione. È la “Messa in-comunicazione” che, tra segni e simboli, sarà dedicata sabato alle persone diversamente abili.

L’appuntamento è per sabato alle 19 in Duomo: la liturgia eucaristica prenatalizia sarà presieduta dall’arcivescovo Tisi e sarà caratterizzata dall’introduzione delle più disparate modalità comunicative pensate per favorire la partecipazione di persone con differenti disabilità. Particolare attenzione sarà posta sulle necessità dei non vedenti, dei non udenti, delle persone autistiche e con limitata deambulazione.

L’obiettivo dell’esperienza, che è arrivata al secondo anno, è quello di mettere tutti nelle condizioni di prendere parte alla funzione. L’iniziativa è promossa dal Tavolo di catechesi per i disabili, a cui partecipano la Diocesi 23 associazioni e realtà del territorio, coordinate da Patrizia Pace.

“Sensibilizzazione alla disabilità e all’inclusione“: queste le parole d’ordine. L’idea risale al 2017: lo scorso anno, sempre nel sabato precedente il Natale, monsignor Tisi aveva presieduto la prima “Messa aumentata” in Provincia di Trento.

Successivamente, sono state celebrate altre due messe analoghe, a Mori e a Mezzolombardo. Il gruppo organizzatore ha quindi deciso di cambiare il nome in “Messa in-comunicazione“.

Dietro le parole, un mondo di significati: “Messa in-comunicazione – spiegano i responsabili – risponde alla duplice volontà di porre l’accento sull’importanza della comunicazione e al contempo di dimostrare che un percorso di inclusione passa innanzitutto dalla condivisione di momenti significativi della vita di ognuno di noi, compresa una spiritualità “senza barriere”“.

Al termine della messa gli scout di Trento distribuiranno la Luce di Betlemme, simbolo di pace e fraternità.

 

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