Fiorano, l’ingegnere sordo che conquista la nazionale di volley «Emozione unica»

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LA STORIA DI GIOVANNI

Dalla nascita Giovanni ha una ipoacusia bilaterale di tipo neurosensoriale e porta gli apparecchi acustici. A 10 anni inizia a giocare a volley nella Scuola di Pallavolo Serramazzoni, dove rimane per 14 anni. L’anno scorso arriva la chiamata della Spezzanese e si mette in mostra giocando un ottimo campionato, nel quale la squadra raggiunge la finale di Coppa Emilia e le semifinali playoff di serie C. Giovanni ha già esordito con la maglia dell’Italia in occasione di un’amichevole contro la Francia giocata a Cannes lo scorso giugno. Questa è però la prima convocazione in preparazione di un impegno ufficiale, il campionato europeo che si terrà dal 6 al 16 giugno 2019 a Cagliari.

LA BELLA SCOPERTA

La Nazionale di pallavolo sordi fa parte della Fssi (Federazione Sport Sordi Italia), che è affiliata al Comitato Italiano Paralimpico ma la Nazionale di pallavolo non è ancora stata riconosciuta dalla Fipav (Federazione Italiana Pallavolo) e questo crea problemi organizzativi; è ad esempio complicato organizzare dei raduni a causa degli impegni degli atleti sordi che militano nei campionati nazionali e regionali Fipav; in più è difficile trovare nuovi giocatori perché molti non sanno nemmeno dell’esistenza della Nazionale Sordi. E proprio quest’ultimo è il caso di Giovanni, che solo l’anno scorso scopre per caso dell’esistenza di questa bellissima realtà. In televisione vede un servizio che parla della straordinaria impresa della Nazionale di Pallavolo Sorde femminile che conquista la medaglia d’argento alle Deaflympics di Samsun (Turchia), i giochi olimpici dedicati ai sordi.

Quindi Giovanni inizia ad informarsi e riesce a mettersi in contatto con Marco Sabbatini, il direttore tecnico della nazionale maschile di pallavolo.

UNA GRANDE EMOZIONE

«È stata una scoperta bella e inaspettata – dice Giovanni – Il direttore tecnico mi ha detto che si fa fatica a trovare nuovi giocatori ed è stato molto contento di ricevere la mia chiamata. L’esordio in Francia è stato veramente emozionante, specialmente l’inno “cantato” con la Lingua dei Segni».

Ora però la testa è ai prossimi Europei, dove l’obiettivo è provare strappare il pass per le Deaflympics che si svolgeranno nel 2021 a Dubai o a Los Angeles. Giovanni aggiunge: «La possibilità di partecipare a competizioni internazionali con la maglia dell’Italia e incontrare nazionali di altissimo livello è per me motivo di grande orgoglio. Il mio sogno è partecipare alle Deaflympics e magari portare a casa una medaglia».

La pallavolo è una delle grandi passioni di Giovanni, ma la sua vita non è fatta solo di questo. Un anno fa si è laureato con il massimo dei voti in Ingegneria Informatica e attualmente sta facendo un dottorato di ricerca in Ict (Tecnologie dell’informazione e comunicazione), in cui si sta occupando di intelligenza artificiale applicata al riconoscimento delle voci in ambienti estremamente complessi: «La tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi anni. Anche la vita e il modo di comunicare di noi sordi sono cambiati radicalmente grazie agli smartphone ed a protesi acustiche sempre più intelligenti. Ma c’è ancora tanto che si può e si deve fare». —

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