La lingua dei segni in Parlamento

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Il bar del Parlamento svizzero, il café Vallotton, si è trasformato mercoledì per qualche ora in un punto di incontro e di scambio tra non udenti e udenti grazie a un’iniziativa promossa dalla Federazione svizzera dei sordi (Sgb – Fss), Nel “Café des signesLink esterno“, si legge sul sito della Fss, non udenti e udenti si incontrano in un ambiente informale e per qualche ora i secondi possono imparare qualche gesto in lingua dei segni.

I deputati hanno ordinato i loro caffè in modo diverso mercoledì. (Benjamin Hofer / SGB FSS)

Lo scopo è quello di sensibilizzare il grande pubblico alla cultura dei sordi e a una vera e propria lingua che la Fss vorrebbe veder riconosciuta ufficialmente.  Questo permetterebbe di abbattere alcuni dei moltissimi ostacoli con cui sono confrontati i non udenti nella vita quotidiana.

Si stima che le persone colpite da sordità profonda in Svizzera siano circa 10’000, a cui si aggiungono circa un milione di persone con forme più leggere, una cifra in crescita a causa dell’invecchiamento della popolazione, indica la federazione.

Il café des signes sembra aver avuto successo tra i parlamentari elvetici, alcuni dei quali hanno già proposto alcune idee: tradurre i dibattiti parlamentari in lingua dei segni o stanziare fondi per insegnare a più persone che non sono sorde almeno i rudimenti di questa forma di comunicazione.

Problemi come comunicare i propri dolori in ospedale, avvertire polizia o pompieri o anche solo ordinare un cappuccino (come ha imparato a fare uno dei deputati intervistati), potrebbero in questo modo essere risolti con più facilità.

tvsvizzera.it/Zz con RSI (TG del 12.12.2018) 
 
https://www.swissinfo.ch
 

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