Giochi di luce e ricordi: l’Hotel Hassler compie 125 anni

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Per il diario – 125 anni dell’ hotel Hassler. foto Davide Fracassi/Ag.Toiati. Nella foto: Roberto Wirth e il figlio Roberto Junior

La facciata illuminata da mille colori, gli invitati guidati in un percorso attraverso personaggi, immagini e oggetti iconici, un premio, un dinner party. Un menù stellato creato apposta per l’occasione. Bella gente e importante. Torta con tantissime candeline per una doppia Festa: l’Hotel Hassler compie 125 anni e dall’alto di Trinità de’ Monti saluta con eleganza mentre il suo proprietario e General Manager, Roberto Wirth, celebra 40 anni alla guida di questo che è uno degli alberghi più amati del globo. Cinquecento e più gli ospiti illustri. L’ambasciatrice della Confederazione Elvetica Rita Adam è presente per onorare lo storico legame con la Svizzera, arriva il Vice Sindaco Luca Bergamo con altre personalità in rappresentanza di Comune e di istituzioni. A chiudere la prima parte dell’evento è il Ministro delle Politiche agricole, alimentari e del turismo, Gian Marco Centinaio.

Nella schiera di amici: Maddalena Letta, Enrico e Federica Vanzina, il figlio di Andrey Sean Hepburn Ferrer con la moglie Karen e la figlia Athena Hofer. Ci sono l’ambasciatore Giancarlo Kessler e la moglie, l’ambasciatore tedesco Michael H. Gerdts, Cesara Bonamici, Saverio Ferragina, Paola Caovilla, Ginevra Odescalchi e Annalisa Chirico, Guglielmo e Vittoria Giovanelli Marconi, Marisela Federici, Gianni Battistoni, e tanti altri ad applaudire quando a Roberto Wirth viene consegnato il riconoscimento dell’Assemblea Capitolina da Carola Penna. Infiniti i ringraziamenti che Wirth riceve e che sottolineano tenacia, capacità, bravura, e successi di un uomo sordo dalla nascita. Lo affianca il figlio Roberto junior. In giro nei saloni: una sarta retro’, un pittore di vedute della Città Eterna. Una orchestra jazz. E suonatori di Corni delle Alpi. La storia dell’Hassler parla di quando Ike Eisenhower trasformò una suite nel suo studio e di Re Gustavo di Svezia pazzo per lo zabaione dello chef. Il principe Ranieri di Monaco ha scelto l’albergo per il viaggio di nozze con Grace, Audrey Hepburn ne ha fatto la sua casa durante le riprese di Vacanze Romane.

Nel Libro d’Oro compaiono i Kennedy, Reagan, la principessa Diana, Picasso, Ingrid Bergman, Margaret Thatcher, Francis Ford Coppola, Steve Jobs, Tom Cruise, Bill Gates, Banderas, George Clooney, Madonna. Nato nel 1893, guidato dalla dinastia svizzera dei Wirth fin dagli Anni 20, ha 91 stanze e un ristorante stellato che guarda tutta Roma e vanta lo chef Francesco Preda. Nello speciale menù: cocktail di gamberi e patate novelle, e poi tartina di polenta, gorgonzola e noci. Altre raffinatezze del ristorante dell’hotel, “Imago”: il risotto cacio, pepi e sesami, e le capesante impanate con tartufo nero. Vengono servite anche raclette e torta grigionese. I dolci sono della pastry chef Simona Piga. Ieri sera l’albergo con il suo glamour tra passato e presente, ricette strepitose, perfezione di accoglienza, ha mostrato il suo ruolo di gioiello dell’ospitalità romana, italiana e mondiale

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