#BarriereTutteGiùPerTerra: l’impegno di Michele

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Michele Buscio ha ventidue anni e abita a Bonefro, in Molise. La sua sordità, divenuta oggi un punto di forza, non l’ha reso immune alle ingiustizie perpetrate da una realtà che molto spesso finge di non vedere o preferisce voltarsi dall’altra parte. “Insieme possiamo abbattere tutti i tipi di barriere” è lo slogan coniato da Michele per la sua campagna sui social network. Il suo obiettivo è quello di sensibilizzare il mondo della politica, delle istituzioni e la società in genere nei confronti della disabilità. Un’iniziativa di cui si è fatto promotore grazie alla realizzazione di un video postato su Facebook e che continua a conquistare l’attenzione di molti (la sua pagina conta oltre 3000 sostenitori). Michele è la dimostrazione di come ognuno di noi, sulla base delle proprie possibilità, possa fare qualcosa di buono per gli altri.

 

Per supportarlo è importante accedere alla sua pagina, guardare e condividere il suo video: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=1411987438913695&id=141191760225401

Michele ha accettato di rispondere ad alcune mie domande e per questo lo ringrazio. Qui di seguito l’intervista:

1) Quali sono gli ostacoli maggiori che hai dovuto affrontare finora?
L’elenco sarebbe lungo. Mi limito a dirne uno che alla fine li raccoglie tutti: l’IGNORANZA.

2) Come la immagini una città realmente accessibile a tutti?
La immagino accogliente. Accessibile a tutti perché ci sarebbe più rispetto, più umanità, e soprattutto meno discriminazione. Sarebbe davvero bello se fosse così, è il sogno di tutte le persone con disabilità.

3) Quando hai iniziato a studiare la LIS e cosa rappresenta per te questa lingua?
Ho iniziato a imparare la LIS nel 2014, grazie alla mia amica Nicolina Eremita (Interprete LIS) che mi ha avvicinato e fatto conoscere il mondo dei sordi attraverso la LIS, mi ha aiutato veramente tanto. Per me la LIS è importante, non solo per noi sordi ma per tutti. La comunicazione rende liberi e meno emarginati, in modo particolare per un sordo. Come sappiamo, in Italia non è ancora riconosciuta la LIS, e siamo ultimi a livello europeo.

4) Se potessi incontrare l’attuale Ministro per la famiglia e la disabilità, cosa gli diresti?
Se avessi l’opportunità di incontrare il Ministro Fontana, cosa che sogno, la prima cosa che gli raccomanderei, con il cuore in mano, per noi sordi, di far riconoscere la LIS, l’accessibilità dei luoghi, sia pubblici che privati e infine i fondi per l’autosufficienza.

5) Quali sono i tuoi progetti per il futuro?
I progetti sono tanti. Uno è quello di creare un canale televisivo chiamato “TV Disabili” che permette di vedere qualsiasi programma (dall’istruzione allo sport), potrebbe anche diventare, per le persone con disabilità, un’opportunità di lavoro. Tutto questo per dimostrare e far conoscere la cultura dei disabili e dei sordi, con l’obiettivo: più informazione vuol dire meno ignoranza

di Michele Peretti
redazione@viverefermo.it

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