Italia Rugby Sordi, l’ovale che ci sente

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“Italia Rugby Sordi” è una società sportiva mirata alla ricerca di ragazzi Sordi, che siano segnanti, oralisti o impiantati, che hanno già acquisito esperienza nella disciplina della palla ovale o che vogliono provare con interesse e curiosità questo sport e quindi entrare nel mondo rugbistico in generale. Lo scopo della nostra Associazione è quello di promuovere il rugby tra le persone Sorde facendo sì che queste possano tesserarsi e giocare, integrandosi, nelle Società italiane affiliate alla FIR, per poi poter partecipare anche alle manifestazioni organizzate sia dal CIP che dalla FSSI.

La nostra azione sta già dando alcuni importanti frutti. Infatti, continua ad aumentare il numero di atleti sordi che già milita in squadre di tutta Italia, affiliate alla FIR, che si è associato o vuole associarsi grazie alle attività in atto, tutte realizzate a titolo volontaristico ed a spese degli stessi atleti e dirigenti.

L’associazione sportiva “Italia Rugby Sordi” è stata fondata nel 2015 ma il progetto risale al 2011 grazie all’idea di un atleta sordo poi divenuto capitano della squadra, Loris Landi, che provava il forte desiderio di creare una squadra costituita da soli giocatori sordi. Solo nel 2013 il progetto ha preso forma, muovendo i primi passi. Il 25 maggio 2013 si tenne infatti il primo raduno di rugby per sordi che ha contato 8 ragazzi provenienti da ogni parte d’Italia, alcuni di loro alle prime esperienze, agli ordini dell’Head Coach Mauro Chilante, allenatore federale ed interprete della Lingua dei Segni. Nonostante il numero esiguo si è formato subito un bel gruppo e si è vista la voglia di portare avanti tale progetto. Così da quel giorno il numero dei giocatori è continuato a salire, coinvolgendo nuovi ragazzi al loro primo incontro con questo sport. Si sono tenuti più raduni trascinando sempre più gente e rendendo sempre più possibile la creazione di una squadra. Nonostante molte difficoltà il gruppo non ha mai mollato e nel settembre 2014 si contavano 13 atleti fissi. Si è quindi organizzato il primo triangolare a Padova contro due squadre locali e qui i 13 giocatori hanno lottato duramente anche guadagnandosi il rispetto delle due locali che erano decisamente ben più affiatate rispetto al gruppo composto da atleti sordi. Dopo il triangolare di settembre 2014 la realtà rugbistica sorda ha cominciato ad acquistare popolarità nella cultura e nel mondo dei sordi ed ha iniziato ad avere primi consensi da persone che provano forte curiosità verso questo sport. E’ stato quindi possibile gettare le prime basi per fondare una società che dimostrasse all’Italia la serietà di questo progetto che all’inizio sembrava impossibile per svariati motivi. Ecco che nel 2015, grazie agli sforzi congiunti di alcuni giocatori che hanno deciso di rimboccarsi le maniche e occupare anche un posto a livello dirigenziale all’interno della società, è stato finalmente possibile coronare questo progetto.

Una questione decisamente importante riguarda il fattore “comunicazione”. C’era chi pensava che mettere insieme Sordi segnanti con Sordi oralisti e con Sordi impiantati avrebbe creato difficoltà di comprensione tra loro e, nelle partite ufficiali, con gli avversari udenti e con l’arbitro. L’esperimento ha dimostrato, invece, che, grazie all’utilizzo da parte dell’Head Coach di un metodo di comunicazione globale, durante gli allenamenti ciascuno ha potuto conservare ed applicare la propria metodologia comunicativa comprendendo con immediatezza le istruzioni, acquisendo il necessario bagaglio tecnico. La comunicazione globale è consistita nel parlare normalmente in italiano per consentire agli impiantati di ascoltare e agli oralisti di leggere sulle labbra, traducendo in simultanea i contenuti in italiano segnato a beneficio dei Sordi segnanti. Nelle partite ufficiali, inoltre, l’arbitro già di per se utilizza una comunicazione segnica specifica per far comprendere le proprie decisioni. E’ stato perciò sufficiente istruire l’arbitro con i tre segni fondamentali per dare ordini alla mischia ordinata (bassi, lega, ingaggio) facendoglieli eseguire ad altezza tale che potessero essere visti dalle prime linee.

Assolutamente vergognoso è stato, finora, il comportamento della FIR. Fin dalle prime battute l’Italia Rugby Sordi ha avviato i contatti con la Federazione per avere un riconoscimento ufficiale e sperare in un supporto significativo per stimolare questo progetto e dargli un futuro (ricordiamo che in Europa le squadre e le federazioni dei sordi sono ovunque formalmente riconosciute usufruendo, peraltro, come ad esempio in Inghilterra, degli stessi sponsor delle nazionali udenti). Malgrado i nostri sforzi, però, dopo numerosi incontri, contatti e solleciti, finora non si è mai avuto riscontro alcuno nonostante promesse di impegno e nonostante l’altissimo valore morale e sociale di questa iniziativa. Il mancato riconoscimento ha direttamente influito poi sulla possibilità di trovare sponsor ed il necessario supporto economico. Ribadiamo che la maggior parte delle iniziative fino ad ora intraprese sono state a totale carico degli associati attraverso le quote associative.

Come accennato in precedenza la nostra associazione ha già intrapreso una discreta attività, in particolare ha effettuato raduni: nel settembre 2014 a Padova partecipando ad un triangolare organizzato dal “Padova 555”; nell’anno 2015 ha tenuto un’amichevole a Roma organizzata dall’Associazione Olivia, con il “Salento Rugby” (partecipando anche ad un servizio TV voluto dallo Chef Rubio andato in onda su DMAX nella trasmissione di intrattenimento prima dell’incontro del 6 Nazioni Italia-Francia); un torneo triangolare a Genova  con il CUS Genova e la loro U18 nel maggio 2016; un raduno ad Ancona per disputare un’altra amichevole con la squadra “Cus Ancona Rugby”, squadra dove milita uno dei nostri atleti sordi, per l’inaugurazione del nuovo campo di Rugby di Ancona; partite amichevoli con la Scaligera Valeggio Rugby e Rugby Varese. Ha avuto, poi, il suo esordio internazionale disputando una partita amichevole con la England Deaf Rugby Union (Nazionale Sordi Inglese) nel campo di Villorba, nei pressi di Treviso, grazie anche al supporto della Benetton Rugby Treviso. Sempre nel 2016 gli atleti si sono poi ritrovati nel campo del Paganica Rugby per un raduno tecnico con lezioni teoriche e pratiche impartite da personaggi noti nel rugby aquilano e italiano come Massimo Mascioletti e Antonio Colella. Dopo un periodo di stop a causa di problemi interni dell’Associazione, l’attività è ripresa nel 2017 con diversi altri raduni partendo da quello di Siena con un’amichevole con i Briganti Old, la festa del rugby di Varese e il triangolare a Gallarate con il Malpensa Rugby e Como Rugby.

Al di fuori delle attività intraprese a livello ufficiale in quanto Associazione, alcuni atleti hanno preso parte ad altre competizioni come “Abnormals”, franchigia composta dalla Selezione Italiana Sordi e alcuni atleti udenti. In questa veste annoveriamo tra gli eventi quelli del Beach Rugby Festival di Bibione, lo Snow Rugby di Tarvisio.

Nel mese di Aprile si è avverato il sogno del Capitano Loris Landi, anche se la Selezione Italiana di Rugby Sordi non ha potuto partecipare indossando la maglia azzurra, cinque atleti hanno partecipato ai Mondiali di Rugby a 7 a Sydney in Australia in programma dal 22 al 28 Aprile 2018 indossando la maglia dei Dragonfly Barbarians, franchigia composta dai nostri ragazzi con gli atleti sordi dell’Argentina. Si è trattato della seconda uscita ufficiale dell’Italia Rugby Sordi (dopo l’amichevole con gli inglesi nel 2015)  e i ragazzi sono stati molto orgogliosi di aver partecipato al bellissimo evento che ha portato oltre 120 atleti da ogni parte del mondo. Da sottolineare il fatto che gli atleti hanno viaggiato in Australia a proprio carico, aiutati da piccoli contributi locali che hanno permesso loro di coprire una minima parte delle spese, senza avere alcun aiuto e/o supporto da parte della F.I.R. Nonostante i tantissimi tifosi che hanno seguito e supportato la franchigia Dragonflyes Barbarians tramite la pagina facebook Italia Rugby Sordi dove gli atleti aggiornavano i risultati delle partite e le foto. Al loro ritorno in Italia non hanno ricevuto nessun riconoscimento o complimento da parte della Federazione. Nonostante questo i ragazzi si sono detti orgogliosi di aver giocato con le varie Nazionali tra cui i campioni del mondo ossia il Wales Deaf Rugby (la Nazionale gallese Sordi) che ha sconfitto in finale proprio gli inglesi.

A livello nazionale, affiliandoci recentemente alla FSSI, ci è stata data la possibilità di creare 3 squadre composte sempre da giocatori sordi tesserati FIR e non, e di organizzare il primo campionato di beach rugby che si terrà il 22 luglio sulla spiaggia di Senigallia in occasione dell’X Master.

Si sa che il rugby è uno sport d’azione molto praticato che sta vivendo una fase di grande espansione, coinvolgendo sempre più appassionati, amatori, spettatori, che offre la possibilità anche alle persone sorde di favorire l’integrazione, di far vivere esperienze significative, di sperimentare il desiderio di emergere e la voglia di raggiungere risultati positivi. La gestione della squadra richiede grandi sforzi, oltre a quelli enormi, già affrontati per la sua costituzione. Tutti i componenti sono persone che, a causa della disabilità di cui sono portatori hanno profuso un grande impegno e una forte determinazione nell’affrontare un’ulteriore prova di vita che mette in campo ideali, valori veri e sano spirito di sacrificio. Sarebbe pertanto prezioso un sostegno economico di parte di chi condividesse la missione, per realizzare il sogno di ragazzi che ricercano nello sport una forma di preparazione alle competizioni che la vita riserverà loro.

Di seguito i nominativi dei giocatori che hanno fatto parte della selezione italiana e degli Abnormals:

 

  1. Alia Alban
  2. Ararat Stargyan
  3. Barboni Stefano
  4. Belia Fabio
  5. Berto Samuele
  6. Bracaccini Mattia
  7. Carella Mirco
  8. Colonna Nicola Ivano
  9. Conti Gian Luca
  10. Convito Alan Valentino
  11. Corallo Carmelo
  12. Di Stefano Francesco
  13. Elvi Alex Alessandro
  14. Faranfa Mirko
  15. Ferrari Francesco
  16. Landi Loris
  17. Lucarini Simone
  18. Luisi Ivan
  19. Muscoli Marco
  20. Paganoni Alessandro
  21. Pomilio Nicola
  22. Ponti Michele
  23. Rivolta Gabriele Nickolas
  24. Romildo Falcone
  25. Scheggi Enrico
  26. Serpentini Alessandro
  27. Sireus Giuseppe Paolo
  28. Stefano Bacherotti
  29. Tomesani Andrea
  30. Toresini Matteo

 

Mauro Chilante Head Coach

lorenzo Cappelletti e Francesco Girotto Allenatori mischia

Simone Nesi Allenatore trequarti

http://incodaalgruppo.gazzetta.it/

 

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