Disabilità e musei, le barriere abbattute dalla stampa 3D

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TORINO – Chi vive la disabilità spesso trova molte difficoltà nel visitare un museo. Il primo pensiero va alle barriere architettoniche, ma in realtà sono molti altri gli ostacoli che impediscono ai disabili di godere di un’opera d’arte, di una mostra, di un museo. A volte mancano le didascalie in braille per chi non ha la possibilità di vedere, troppo spesso è impossibile avvicinarsi ad un’opera se si ha la carrozzina, per chi è sordo è molto difficile poter seguire una visita guidata

10 nov 2017

Espositore For All” è l’idea di una startup torinese, “New Planet 3D”. È il primo espositore al mondo che consente a tutte le persone che vivono la disabilità di godere di un’opera d’arte. Approccio tattile guidato, descrizioni in 9 lingue e filmati in Lingua dei Segni Italiana (LIS) e Segni Internazionali, azzeramento di tutte le barriere, monitor, scrittura adattata con caratteri ad alta leggibilità. “Espositore For All” è progettato 3D per rendere fruibile qualsiasi opera d’arte o reperto storico anche alle persone con disabilità visiva, uditiva, motoria e cognitiva.

“Espositore For All” è un progetto di inclusione sociale ed avendo rispettato le disposizioni ONU in materia di accessibilità universale può fregiarsi del logo per l’accessibilità universale dell’ONU, secondo il protocollo sui Diritti delle Persone con Disabilità che riconosce alle persone con disabilità il diritto a prendere parte con gli altri alla vita culturale. La start up è partita dall’esperienza maturata da Dario Suppa e dal suo team nel campo della stampa 3D per progettare uno strumento innovativo al servizio della disabilità.

Grazie alla nuova tecnologia 3D è oggi possibile riprodurre perfettamente qualsiasi oggetto, permettendo di realizzare una copia identica, nelle dimensioni reali o in scala, senza esporre l’opera autentica ad usura o danni. Sfruttando questa tecnologia “Espositore For All” è progettato per rendere fruibile qualsiasi opera d’arte anche alle persone con disabilità visiva, uditiva, motoria e cognitiva. Si tratta di una struttura agile e di semplice montaggio costituita da un ripiano sul quale viene posto l’oggetto riprodotto (che può essere toccato e manipolato dagli utenti), da un sistema audio unidirezionale (per dare modo alle persone con disabilità visiva di ascoltare la descrizione ed i contenuti inerenti l’oggetto che stanno toccando senza disturbare gli altri visitatori), da un sistema video (che consente di trasmettere i contenuti alle persone con disabilita uditiva e cognitiva, grazie a filmati in LIS, ai sottotitoli in scrittura adattata con font ad alta leggibilità e volendo con filmati d’animazione opportunamente realizzati). L’esperienza tattile è emotivamente più coinvolgente per tutti i visitatori, l’espositore è accessibile anche alle persone con disabilità motoria e ai bambini durante le visite didattiche.

«L’arte» dichiara Dario Suppa di New Planet 3D «in tutte le sue manifestazioni è un linguaggio e quindi una forma di comunicazione. Come atto comunicativo deve essere accessibile e fruibile da tutti. L’accessibilità di un museo e di qualsiasi luogo di cultura non si misura solo dall’assenza delle barriere architettoniche o sensoriali

http://www.vocidicitta.it

 

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