Lega Filo d’Oro, bene il disegno di legge sulla LIS italiana

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La Lega del Filo d’Oro ha accompagnato il lavoro svolto tramite una proficua collaborazione con la Commissione Affari Costituzionali e un positivo dialogo con il Relatore del provvedimento, il Sen. Francesco Russo, intervenendo da ultimo anche in audizione per fornire le proprie considerazioni ed osservazioni al fine di migliorare ed arricchire il testo.

Roma, 11 ott (Prima Pagina News)

Abbiamo appreso con grande soddisfazione anche l’approvazione dell’ordine del giorno, firmato dalla Sen. Nicoletta Favero e dalla Sen. Venera Padua, che impegna il Governo a convocare un tavolo tecnico composto, oltre che dai soggetti istituzionali competenti, dalle associazioni più rappresentative delle persone sordocieche. L’obiettivo è quello di giungere alla revisione della normativa relativa ai requisiti necessari per il riconoscimento della sordocecità. In tale contesto, l’Associazione sarebbe lieta di poter offrire alle Istituzioni il proprio contributo e la sua esperienza, anche al fine di addivenire ad una modifica della Legge 107/2010 sul riconoscimento dei diritti delle persone sordocieche che dia una piena tutela giuridica alle persone affette da entrambe le disabilità.

Il Senatore Francesco Russo ha commentato con soddisfazione questo traguardo, atteso da ben sei legislature – “un ringraziamento è dedicato alle Associazioni e, in particolare, alla Lega del Filo d’Oro, che ha contribuito a questo risultato segnando un passo importante per le persone che hanno più bisogno, assicurando loro piena cittadinanza ed integrazione”. Auspica ora che la Camera possa licenziare il testo in via definitiva. Secondo la Senatrice Nicoletta Favero: “Il Senato ha approvato in prima lettura un disegno di legge molto atteso per agevolare l’apprendimento della Lingua italiana dei Segni (Lis), per la promozione dell’identità linguistica della comunità dei sordi, per garantire che le persone sorde o sordocieche, ed in particolare i minori, ricevano un’istruzione impartita nei linguaggi, nelle modalità e con i mezzi di comunicazione più adeguati per ciascuno, lasciando al contempo alle famiglie piena libertà di scelta.

È un testo frutto del lavoro parlamentare, svolto a partire da vari ddl, tra cui quello a mia prima firma”. “Il disegno di legge – prosegue Favero – nasce sulla base delle buone pratiche di bilinguismo, come quella dell’istituto di Cossato (Biella), in cui dal 1994 dalla scuola dell’infanzia fino alla secondaria di primo grado, si forma un gruppo di alunni sordi che acquisisce la LIS come lingua naturale, insieme ad alunni udenti che impiegano la LIS come seconda lingua, con beneficio per entrambi i gruppi”.

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