Una padovana nella nazionale di volley sorde: Alice Calcagni e la sua fantastica impresa

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Con la medaglia d’argento al collo hanno voluto intepretare l’inno di Mameli nella lingua dei segni. In pochissimo tempo il video che riprendeva la loro interpretazione è diventato virale

2 agosto 2017

Il 30 luglio scorso, a Samsun (Turchia), la nazionale italiana di volley femminile ha conquistato l’argento alle Olimpiadi dei sordi. In finale si sono dovute arrendere alla compagine del Giappone che si è imposta per 3-0. Ma, aldilà della prestazione, il team azzurro è entrato nella storia per la fantastica interpretazione dell’Inno di Mameli nella lingua dei segni.

L’INNO DI MAMELI NELLA LINGUA DEI SEGNI (preparazione)

ALICE. Ad indossare la maglia azzurra c’era anche lei Alice Calcagni, 22enne, palleggiatrice dell’ASD Volley Sarlboro, 2^ divisione FIPAV (GSS Ancona FSSI). Alice è una ragazza padovana che è entrata nel cuore di moltissimi italiani. Le ragazze hanno preparato l’Inno quando erano in ritiro al Pala Iper di Monza, aiutate dalla loro coach Alessandra Campedelli alla quale va un plauso per la fantastica impresa azzurra. L’allenatrice, subito dopo la finale, ha ricevuto i complimenti un altro mister, Mauro Berruto, bronzo olimpico ad Londra 2012 con l’Italvolley maschile.

L’INNO DI MAMELI NELLA LINGUA DEI SEGNI (cerimonia)

BERRUTO. “Cara Alessandra, complimenti di cuore – le ha scritto Berruto – Un successo bellissimo ed esemplare. Complimenti al tuo staff e alle tue ragazze e soprattutto a te, perché alla fine i cerchi si chiudono e io, anche se sono passati tanti anni, ricordo perfettamente la tua passione, la tua volontà, la tua tenacia. So, quindi, che cosa ci sia dietro a quella medaglia che non ti hanno dato. Non preoccuparti neanche di questo, dopo Londra ci ho pensai a lungo. Il fatto che ai Giochi Olimpici la medaglia non venga fisicamente consegnata agli allenatori, se ci pensi, è profondamente simbolico e, in ogni caso, ha un effetto collaterale altrettanto profondo: quella medaglia non te la porterà via nessuno mai. Un abbraccio. Mauro”.

VIRALE. Il video dell’Inno di Mameli nella lingua dei seghi è diventato virale sui social e non solo. Persino condiviso su Facebook dalla presidente della Camera Laura Boldrini che le ha invitate ufficialmente a Roma per un incontro. Anche Roberto ha lasciato un commento emozionante dopo aver visto il video: ” L’Inno di Mameli cantato con la lingua dei segni dalla nazionale italiana femminile volley ai Giochi dei sordi mi ha esaltato. Una sinfonia di gesti, una melodia silenziosa di mani e braccia: ora lo so, questo è l’inno che mi piace, e mi piace molto più di quello declamato con le parole.

Complimenti a questa squadra incredibile, che ha ottenuto l’argento alle Olimpiadi a Samsun. E come da copione (scavo tra i ricordi della mia infanzia) è seconda solo al Giappone di Mimì Ayuhara.”

http://www.padovaoggi.it

 

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