La «Città dei sordi», un villaggio virtuale per conoscerne storia e cultura

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ROMA – «Benvenuti nella città dei sordi». Benvenuti nella città che azzera le differenze, che prova a creare legami, che vuole far conoscere a tutti, in particolare ai più giovani, la cultura e l’identità sorda.

di Emiliano Moccia

Un luogo virtuale in cui scoprire la storia dell’Ente Nazionale Sordi e delle più importanti organizzazioni di sordi, in cui poter approfondire i temi legati alla sordità, la storia delle persone sorde ed altro ancora. La tecnologia e l’educazione, dunque, al servizio delle persone sorde e non solo.

Perché il progetto “GenerAzione” aveva l’obiettivo di avvicinare 800 persone sorde alla cultura digitale e di farle scoprire tutte le potenzialità del web, anche finalizzate a migliorare la qualità della vita e l’accesso ai servizi.

IL PROGETTO GENERAZIONE

Il progetto promosso dall’Ens e realizzato grazie ad un co-finanziamento del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali per oltre anno ha permesso di girare tutta Italia per diffondere l’educazione digitale tra le persone sorde. Bambini tra i 9 ed i 16 anni di età, giovani under 30 ed anziani over 60.

Perché proprio le varie forme di tecnologia possono favorire l’integrazione sociale e lavorativa delle persone sorde, garantire tutti quei diritti di cui ancora non godono, agevolare i processi di inclusione, di istruzione e formazione a partire dalla scuola

Il progetto – spiega l’Ens – è nato con un duplice obiettivo: da un lato sensibilizzare e formare le persone sorde, di diverse fasce d’età, sulle opportunità ma anche sui rischi delle nuove tecnologie, di internet, dei social media e dei mezzi di informazione; dall’altro creare un’area web per consentire a tutti di conoscere la cultura e l’identità sorda».

L’INIZIATIVA DELL’ENTE NAZIONALE SORDI

“La città dei sordi”, nata proprio nell’ambito del progetto “GenerAzione”, è visualizzazione all’indirizzo cittadeisordi.it. E’ in questo spazio virtuale che è possibile consultare documenti, foto storiche, articoli di vecchi giornali, vedere video nella Lingua dei Segni che raccontano la storia della comunità sorda ed interviste a persone sorde che si sono contraddistinte in diversi campi.

Per la creazione di questi contenuti, è stato necessario un grande lavoro di recupero e digitalizzazione dell’archivio storico dell’Ens che ora è consultabile sulla piattaforma. Perché l’associazione ha deciso di fare tutto questo? La risposta dell’Ens è nelle parole di Vittorio Ieralla, tra gli storici fondatori e promotori dell’ente: «Perché bisogna ricordare il passato per costruire bene il futuro». Per approfondire: www.cittadeisordi.it.

http://sociale.corriere.it/

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