Fondo disabili Marche: oltre 11 milioni di euro per l’anno 2017

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ANCONA – Ammontano a 11,4 milioni di euro le risorse destinate alle persone con disabilità per l’anno 2017 e sono distribuite su tre linee di intervento: assistenza domiciliare ed educativa, integrazione scolastica, tirocini formativi e tirocini di inclusione sociale. E’ quanto ha stabilito la giunta regionale il 4 luglio.

“E’ una priorità di questa giunta – ha detto il presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli – sin dall’inizio del mandato. Continuare a valorizzare e a sostenere tutte le iniziative volte all’integrazione sociale, scolastica e lavorativa dei disabili significa dare un segnale concreto della vicinanza dell’intero sistema regionale alle categorie più fragili e alle loro famiglie: siamo tutti parte della stessa comunità”.

Con la delibera sono stati approvati anche i criteri e le modalità di riparto delle risorse:

• assistenza domiciliare domestica ed educativa: la percentuale di contributo è variabile e viene calcolata sulla media delle somme ammesse a finanziamento nel triennio 2014-2016;

• integrazione scolastica: percentuale di contributo variabile calcolata sulla media delle somme ammesse a finanziamento nel triennio 2014-2016 per tutti gli ordini e gradi di scuola;

• tirocini formativi: percentuale di contributo fissa al 90% dell’indennità prevista di 350 euro per la media del numero di mesi di tirocinio attivati nel triennio 2014-2016;• tirocini di inclusione sociale: percentuale di contributo fissa del 90% dell’indennità prevista di 180 euro per la media del numero di mesi di tirocinio attivati nel triennio 2014-2016. Beneficiari sono tutte le persone in situazione di disabilità riconosciute dalla legge 104 che non abbiano compiuto 65 anni nell’anno di competenza.I minori sotto i 10 anni nel 2017 la cui situazione non è ancora attestata per legge, possono avvalersi di documentazione sanitaria similare che attesti la patologia e sia rilasciata dall’Area Vasta dell’Asur o da centri privati autorizzati e accreditati. Ora il provvedimento di giunta passa al vaglio del Consiglio delle autonomie locali come previsto dall’iter ordinario.

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