Siamo giunti al decimo Anniversario della morte del nostro compiantissimo e grande maestro Marzio Zanatta: nonostante a distanza di tanti anni, il ricordo che ho su di lui è ancora vivido e resterà come tale per i prossimi anni., per sempre.
Tra i miei pensieri che affollano la mia mente, intravedo ancora il suo volto sempre nitido così pure ricordo il momento in cui misi la mano sulla sua fronte ancora calda, proprio pochi attimi prima che Zanatta, ormai disteso sul letto, volasse via, ed in quel preciso istante ebbi paura che la sua eredità venisse cancellata definitivamente come è successo che oggi pochissime persone lo ricordano.
Dotato di un grande coraggio, è sempre stato in prima linea sempre intento a difendere i diritti dei Sordi, il suo forte carattere e battagliero incuteva timore a chiunque ma nonostante questo era una persona molto semplice, sempre sincera e generosa nei confronti delle persone, un uomo come tutti gli altri, ma con un grande cuore.
Sempre pronto a difendere i Sordi senza pensare due volte, si impegnava tanto per ogni cosa e ora che lui non c’è più, continuo a percepire un grande vuoto intorno a noi, sento ancora la mancanza di un grande guerriero come lui.
Fino ai nostri giorni, la situazione della comunità dei Sordi è peggiorata, non era quello che voleva Zanatta. Egli desiderava fosse più stabile e forte anche dal punto di vista sociale al fine di darne più valore ai diritti dei Sordi.
Zanatta lo desiderava tanto, voleva che la comunità dei Sordi fosse più libera e avesse più giustizia: personalmente, nel mio piccolo, cercherò di fare del mio meglio nel seguire le sue orme, pur essendo consapevole del difficile e faticoso cammino da percorrere, dando il mio contributo nella speranza di ricevere tutta la sua benedizione dal cielo.
Lo ricordiamo e ricorderemmo così come se fosse ancora con noi, sempre presente in ogni momento.
Ora preghiamo e diciamo grazie tutti insieme per essere stato con noi in tutto quel lasso di tempo a noi tanto prezioso.
Kyrie eleison, Kyrie eleison, Kyrie eleison.
Pietro Travaglino