Sant’Arpino, il Comune si impegna all’adozione della Lingua Italiana dei Segni

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Con delibera di Consiglio Comunale del 27 ottobre 2016 n.35, il Comune di Sant’Arpino promuove l’adesione alla lingua dei segni italiana (Lis). L’amministrazione comunale ha espresso in seno al civico consesso la volontà di sensibilizzare il Parlamento Italiano e la Regione Campania, all’emanazione di una legge che riconosca ufficialmente la lingua dei segni Italiana.

“Le persone sorde in Italia – si legge dal corpus della delibera –  sono circa 5 milioni, di cui almeno 60 mila sordi perlinguali. Le persone nate sorde o che perdono l’udito entro i primi anni di vita non possono acquisire naturalmente la lingua italiana parlata, come succede ai bambini udenti. La Lis – che presenta tutte le caratteristiche di una vera lingua: articolazione, composizione, arbitrarietà, grammatica, sintassi ecc. – facilita il percorso scolastico e l’integrazione sociale dei sordi ma anche dei sordo – ciechi, nella sua variante di Lis-tattile. Peraltro, se la convenzione dell’Onu sui diritti delle persone con disabilità del 2006, ratificata anche dall’Italia, ha riconosciuto la Lingua dei Segni e ne ha promosso l’acquisizione negli Stati membri, così come ha fatto l’Unione Europea con due successive risoluzioni, l’Italia non ha riconosciuto ufficialmente, attraverso un atto normativo la Lis. Al contrario, 44 paesi nel mondo hanno già ufficializzato una propria Lingua dei Segni”.

La votazione unanime del Consiglio comunale è stata accompagnata dalla presenza in aula consiliare di Interpreti Lis per consentire anche alle persone sorde di seguire i lavori dell’Assemblea, e di una delegazione di sordomuti insieme al presidente provinciale di Caserta dell’Ens (Ente Nazionale Sordi).

“La Lis è una conquista di civiltà – hanno commentato il sindaco Giuseppe Dell’Aversana e l’assessore ai servizi socio-sanitari Salvatore Lettera – una necessità non più procrastinabile per garantire la piena integrazione delle persone sorde e sordocieche nella società civile al fine di rendere concreti i diritti di uguaglianza previsti dalla Costituzione. Un provvedimento al quale tenevamo molto – continua l’assessore Lettera – nella radicata convinzione del diritto di tutti i cittadini alla piena fruizione di tutte le prerogative che loro competono. Alle volte, anche delle dichiarazioni di principio possono assumere grande valore nel percorso verso la piena integrazione di alcuni gruppi sociali ‘svantaggiati’, ma siamo determinati anche ad assumere comportamenti concreti a favore del riconoscimento ufficiale della Lis e della sua adozione nelle scuole Italiane, a beneficio dei tanti bambini sordi che riescono solo con grandi difficoltà a seguire il loro percorso formativo. Ringrazio tutti i consiglieri comunali – conclude Dell’Aversana – per la sensibilità mostrata nell’adozione di quest’atto e tutti quelli che hanno lavorato per portare questo provvedimento all’attenzione dell’assemblea. L’importante deliberazione del Consiglio Comunale è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione con l’Ens – Ente Nazionale Sordi – Sezione Provinciale di Caserta, il cui presidente Andrea Tartaglione, ha espresso grande soddisfazione per l’obiettivo raggiunto”.

“Voglio ringraziare il sindaco Dell’Aversana e l’assessore Lettera, i consiglieri comunali e tutta l’amministrazione per aver fatto questo passo importantissimo nel compiere le azioni necessarie a centrare il traguardo – ha dichiarato Andrea Tartaglione – Il Comune di Sant’Arpino ha espresso questo lodevole intento. L’auspicio è che seguono il loro esempio anche lo Stato Italiano e la Regione Campania, che sono ancora in ritardo nel riconoscimento pieno dei diritti delle persone sorde e sordo-cieche”.

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