Sarà un Capodanno col bel tempo quello del 2017 in Italia, anche se al gelo. Da lunedì 2 il tempo peggiorerà, con una perturbazione che porterà pioggia e neve in quota. Il maltempo durerà fino a martedì 3, poi da mercoledì 4 ci sarà un miglioramento.
«Proprio nel fine settimana di Capodanno si smorza il flusso di aria gelida che ha interessato soprattutto il Sud. Già da oggi si attenueranno nuvole, vento e freddo diurno. Per un paio di notti – sottolineano i meteorologi di Meteo.it – le nebbie torneranno in Valpadana e rappresenteranno l’unico elemento che potrebbe disturbare la notte di San Silvestro, riducendo la visibilità specie nella fascia centrale a cavallo del Po; per il resto sarà una notte stabile e con un freddo normale per la fine di dicembre. Il primo dell’anno vedrà ancora molte schiarite, ma con i primi segnali di cambiamento a fine giornata.
Tra il 2 e il 3 del mese è atteso un cambiamento della circolazione atmosferica con l’instaurarsi di correnti nord-occidentali, che indirizzeranno una perturbazione verso l’Italia con effetti principalmente al Centrosud e con il Nordovest e il settore alpino quasi del tutto saltati dalle precipitazioni» Sabato 31, secondo Meteo.it, «prevarrà il bel tempo». Al mattino un pò di nebbie sulle pianure del Nord, gelate al Centronord, ma massime quasi ovunque in leggero rialzo. La notte di San Silvestro sarà prevalentemente serena, con un freddo nella norma e locali gelate laddove la temperatura tenderà a scendere sotto zero, specie nei settori interni del Centronord. L’unica insidia saranno le nebbie diffuse in Pianura Padana.
Al Sud la temperatura sarà in aumento. Domenica 1 schiarite in gran parte d’Italia. Lunedì 2 resisterà il sole sul medio-basso Adriatico, alto Ionio e al mattino anche sulle Alpi e ovest Piemonte. Altrove cielo irregolarmente nuvoloso e qualche pioggia. Sull’Appennino emiliano neve fino a 1100-1200 metri. Martedì 3 la perturbazione si muove verso il Centrosud, mentre già migliora al Nord. Saranno possibili fenomeni rovesci sul Tirreno e nevicate fino a 600-800 metri sull’Appennino settentrionale, 800-1300 metri su quello centrale. Da mercoledì 4, la perturbazione tenderà ad allontanarsi ma ma già tra giovedì 5 e venerdì 6 e potrebbe esserci un altro flusso di aria fredda accompagnata da venti intensi in arrivo dai Balcani verso le regioni Peninsulari.