Sordità: a Rovereto convegno sulla diagnosi precoce

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Appuntamento sabato 1 ottobre 2016 presso l’Auditorium del Polo Tecnologico di Rovereto

rovereto30 settembre 2016 – In qualità di responsabile scientifico, il Dott. Giuseppe Nicolò Frau, Direttore dell’Unità Operativa di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale Santa Maria del Carmine di Rovereto, ha organizzato, sabato 1 ottobre a Rovereto, il convegno sul tema “Diagnosi precoce e trattamento della sordità e delle apnee notturne ostruttive nella prevenzione del decadimento cognitivo, dell’Alzheimer e delle demenze. Quale ruolo?”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha stimato nel 2014 a livello mondiale 360 milioni di persone affette da una forma di disabilità uditiva, più del 5% della popolazione globale, in particolare nei Paesi industrializzati, in cui i disagi riguardano tra il 50 e il 60% delle persone con più di 70 anni.

Gli studi clinici degli ultimi anni hanno dimostrato una stretta relazione tra l’ipoacusia e il decadimento delle funzioni cognitive. Inoltre, è stato rilevato che la sordità ad ogni livello è associata ad un’aumentata incidenza del morbo di Alzheimer, con una frequenza 5 volte superiore nelle persone affette da questo tipo di disabilità. Questo significa che nei soggetti sordi con età avanzata, l’incidenza annua di Alzheimer passa dal 4% al 20%.

Lo scopo del convegno, che cade a ridosso delle “festa dei nonni” che si festeggia il 2 ottobre, è quello di presentare le evidenze scientifiche su queste tematiche e proporre una strategia di intervento che consenta di migliorare la vita sociale quotidiana di coloro che sono affetti da ipoacusia, cercando di arginare l’impatto delle patologie legate al decadimento cognitivo sul sistema sanitario nazionale e sui familiari dei pazienti.

“L’udito è importante a tutte le età, perché consente di potersi relazionare con il mondo esterno, essere indipendenti ed integrarsi nella società”, afferma il Dottor Giuseppe Nicolò Frau. “Per questo è sempre importante intervenire con una diagnosi precoce: trattare l’ipoacusia in modo tempestivo riduce notevolmente i rischi connessi al decadimento cognitivo. A questo scopo, il nostro reparto di Otorinolaringoiatria si impegna costantemente per diffondere la cultura della riabilitazione uditiva, affinché tutti possano tornare a sentire, a qualsiasi età”, conclude il Dottor Frau.

Il convegno è stato realizzato con il supporto di MED-EL, leader mondiale nel campo degli impianti uditivi, da sempre impegnato nella ricerca di tecnologie e soluzioni che migliorino la qualità di vista delle persone affette da disabilità acustica di vario genere.

L’evento è patrocinato dalla Provincia Autonoma di Trento, dall’Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari di Trento, dall’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri di Trento, dalla Scuola triVeneta di discipline Otorinolaringoiatriche e dall’Associazione Nonno Ascoltami.

 

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Ilaria Carfì

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