A scuola via alle lezioni nella lingua dei segni in attesa dei finanziamenti del ministero

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All’istituto comprensivo di Cossato (nel Biellese) il progetto della lingua dei segni continua. Il filo diretto con il ministero, però, grazie al quale i finanziamenti dovrebbero arrivare direttamente senza dover partecipare a bandi, non è ancora realtà.

5 settembre 2016

AY0ZLV2W6232-2908-klcD-U1090458059470hOI-1024x576@LaStampa_itSono iniziati nei giorni scorsi gli incontri tra gli insegnanti per programmare l’anno scolastico in arrivo. «Quello relativo alla Lis è uno dei tanti progetti della nostra offerta formativa – precisa la dirigente Gabriella Badà -. Stiamo definendo anche altri laboratori e attività. Con i finanziamenti per la Lis per ora siamo tranquilli sino a fine anno, nel frattempo parteciperemo a bandi e chiederemo contributi per garantire il progetto per tutto l’anno scolastico».

Quest’anno il progetto proseguirà sempre in 2 classi della scuola dell’infanzia, in 5 della primaria e in 2 della media. I bambini sordi iscritti sono 8: uno alla scuola dell’infanzia, 4 alla primaria (tra cui uno nuovo) e 3 alla media.

Centro di riferimento.

Badà ricorda che è dello scorso novembre il decreto con cui l’istituto cossatese è diventato uno dei centri di riferimento nazionali per le disabilità sensoriali dedicato alla sordità. Le lezioni bilingue nelle classi avevano impressionato positivamente il ministro Stefania Giannini venuta nel Biellese per visitare alcuni istituti e incontrare gli studenti a Città Studi.

[f. fo.]

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