Chieti, muore nello schianto sull’Asse attrezzato: due indagati per omicidio stradale

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smartTre le auto coinvolte nell’incidente avvenuto alle 22 di giovedì sull’Asse attrezzato: la vittima è il 55enne Ettore Liberato Dionisio, ex consigliere comunale di Torrevecchia Teatina. La sua Smart colpita da due automobilisti indagati per omicidio stradale

di Flavia Buccilli – 19 agosto

EttoreLiberatoDionisio
La vittima Ettore Dionisio

SAN GIOVANNI TEATINO. Un morto e altre tre persone coinvolte, una sola trasportata in ospedale. È il bilancio di un incidente stradale avvenuto a tarda sera sull’Asse attrezzato, vicino alla zona commerciale di Sambuceto, all’altezza della Porsche. La vittima è un 55enne di Torrevecchia Teatina, Ettore Liberato Dionisio, ragioniere, ex consigliere comunale di una lista civica a Torrevecchia, che lavorava per un’azienda di Bucchianico. L’uomo, erano da poco passate le 22, viaggiava su una Smart di colore grigio, in direzione di Chieti, molto probabilmente per rientrare nella sua abitazione a Castelferrato, frazione di Torrevecchia

smartNell’incidente sono rimaste coinvolte una Fiat Bravo e una Opel Adam, oltre alla Smart. La carambola, molto probabilmente, è stata innescata da un iniziale tamponamento. La Opel Adam, sulla quale viaggiava una ragazza non udente di Chieti con il papà, sarebbe entrata in collisione con la Smart che la precedeva sotto il viadotto facendola carambolare. Nel frattempo, sopraggiungeva la Fiat Bravo che ha centrato in pieno la piccola utilitaria. Impatto che sarebbe stato fatale per Dionisio. La ragazza alla guida della Opel è l’unica a essere stata trasportata da un’ambulanza del 118 all’ospedale di Pescara. Sull’esatta dinamica dell’incidente indagano gli agenti della Polstrada di Chieti. Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco.

La sostituto procuratore della Repubblica di Chieti Marika Ponziani ha disposto l’autopsia su Ettore Dionisio. L’incarico verrà affidato domani e l’autopsia sarà effettuata il prossimo 22 agosto. L’ipotesi di reato è omicidio stradale. Dionisio, che procedeva in direzione di Chieti, sarebbe stato dapprima tamponato da una Opel condotta da una 31enne di Chieti che risiede a Manoppello e successivamente centrato da una Fiat Bravo alla cui guida si trovava un uomo di 56 anni di Chieti. I conducenti di entrambe le auto sono indagati per omicidio stradale. Oggi gli uomini della Polizia Stradale di Chieti, diretta da Francesco Cipriano, che hanno compiuto rilievi e accertamenti sul luogo dell’incidente, hanno consegnato al magistrato una prima relazione sull’incidente. I tre mezzi coinvolti sono stati posti sotto sequestro.

Esattamente nello stesso punto dell’Asse attrezzato, ma sulla carreggiata opposta, l’11 aprile scorso, schiacciati in una Fiat 500 rossa, a pochi centimetri l’uno dall’altra, sono stati trovati i corpi di Pietro Alfredo Maiella, 75 anni, e la moglie Rosa Nardone, di 69, di Chieti. Stritolati nel piccolo abitacolo del veicolo, accartocciato su se stesso senza lasciare scampo ai due occupanti. Sono morti così, in un assolato primo pomeriggio primaverile, i coniugi teatini che stavano per raggiungere uno dei sei figli quando la 500 è stata tamponata da una Ford S-Max.

A dicembre dello scorso anno, sempre sulla corsia opposta a quella in cui è avvenuta la tragedia di ieri notte, una Suzuki Alto ha imboccato contromano il raccordo autostradale Chieti-Pescara e, dopo aver percorso diversi chilometri, si è schiantata contro una Lancia Lybra. Così hanno trovato la morte Moreno D’Amico, 47 anni di Pianella, e Roberto Gagliardoni, anche lui 47enne ma di Alanno.

Una scia di sangue che sull’Asse non sembra trovare fine, neppure dopo i recenti provvedimenti di limitazione della velocità a 110 all’ora e in alcuni tratti a 90 chilometri orari.

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