Festeggia la pensione con i colleghi, ma i conti non tornano: maestra richiamata al lavoro

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Aveva festeggiato il traguardo della pensione un mese fa con i colleghi e gli alunni, e per il prossimo settembre aveva già programmato una bella vacanza col marito; pochi giorni fa la doccia scozzese: Giusy Falzone, 60 anni, di Caltignaga, insegnante alla scuola primaria di Vignale, in pensione non ci va più, perché mancano i contributi relativi ai mesi del 1974 e ‘75.

marcello giordani – CALTIGNAGA

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Il posto di Vignale intanto era già stato assegnato ad un’altra docente, e Falzone rischiava i danni e le beffe, senza pensione e senza posto di lavoro. Così è stata richiamata venerdì dall’Ufficio Scolastico Provinciale e andrà ad insegnare alla Buscaglia.

E’ la stessa docente a raccontare la sua storia pirandelliana: «Ho maturato 42 anni di anzianità, e la scuola aveva ricevuto dal Ministero dell’Istruzione la certificazione che col primo di settembre sarei andata in pensione. Pochi giorni fa mi è arrivata la comunicazione dall’Inps che mi ha sconvolto la vita: non si trovano i contributi relativi ad alcuni mesi del ‘74 e ‘75, quando prestavo servizio a Novara all’Ente Nazionale Sordomuti, anche in quegli anni come insegnante.

Non so dove siano finiti, personalmente non ho più i cedolini che attestano le contribuzioni, anche perché in 40 anni ho fatto traslochi e quindi posso anche averli persi. Ho chiesto all’Ente, al Ministero, all’Inpdap, che fine hanno fatto, e l’unica risposta che ho avuto è che non si trovano».

Da un lato all’insegnante è stato riconosciuto dal Ministero dell’Istruzione di avere effettuato 42 anni di carriera professionale, dall’altro l’ente previdenziale accerta che per il primo periodo, circa un anno, non si trova traccia dei contributi. Falzone ha «molte certificazioni del lavoro svolto all’Ente Nazionale Sordomuti, e non mi sembra possibile che un ente nazionale possa avermi fatto lavorare senza mettermi in regola dal punto di vista previdenziale.

E’ accaduto qualcosa che ha fatto sparire chissà dove questi certificati, per me fondamentali; può essere stato anche solo un errore informatico, però mi ha creato un problema enorme».

Vacanze disdette

Giusy Falzone ha disdetto di corsa le vacanze di settembre, ma non solo: «Sono stata male e continuo a vivere male questa situazione, anche perché a questo punto non so quando andrò in pensione, visto che le regole potrebbero cambiare. Psicologicamente quello che mi è successo è una mazzata, a me ha cambiato la vita, ovviamente in peggio».

http://www.lastampa.it – Novara

 

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