Disabili senza servizi. Fish: «Pronti a denunciare»

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Rischia di finire nelle aule dei Tribunali, l’annosa questione del trasporto gratuito dei disabili che frequentano le scuole superiori e dell’assistenza per l’autonomia e la comunicazione per gli alunni con cecità e sordità nelle scuole di ogni ordine e grado.

Paolo Ferrario

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15 luglio 2016 – Secondo le stime della Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap, dei circa 240mila studenti italiani disabili, almeno 100mila hanno necessità di questi servizi, su cui, ad oggi, regna ancora il caos. Benché l’ultima legge di stabilità abbia deciso che la competenza del servizio, fino alla loro abolizione in capo alle Province, spetti alle Regioni, sono ancora molte quelle che non hanno ancora legiferato in materia.

Grande disorientamento

«A metà luglio, cioè a due mesi dall’inizio dell’anno scolastico, ancora il disorientamento regna sovrano – denuncia Vincenzo Falabella, presidente della Fish – Le scuole non sanno come sarà garantita la frequenza e le famiglie sono giustamente in ansia, poiché questi servizi normalmente negli anni precedenti erano programmati già a partire da febbraio o marzo dell’anno precedente».

Diritto allo studio a rischio

Stante questa incertezza sulle competenze, è a rischio il diritto allo studio in molte Regioni: gli alunni con disabilità non potranno frequentare come i compagni fin dall’inizio dell’anno e in taluni casi dovranno frequentare senza tali servizi o dovranno totalmente rinunciare alla frequenza. «Un silenzio gravissimo – prosegue Falabella – nonostante la pressante azione di sensibilizzazione e protesta delle nostre federazioni regionali e delle associazioni federate».

«Pronti a denunciare»

La protesta dalla piazza adesso si sta per spostare nelle aule di giustizia. La Fish, infatti, annuncia azioni legali contro le Regioni inadempienti. «Non esiteremo ad agire contro le giunte e gli assessori che non hanno provveduto ad attivare in tempi utili i servizi che garantiscono la frequenza. È patente la discriminazione ai danni degli alunni con disabilità: chiederemo, oltre che la nomina di commissari ad acta che provvedano nel più breve tempo possibile, anche il risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali come previsto dalla legge 67/2006».

Appello al governo

Ma Fish intende anche sporgere esposti-denuncia perché la Magistratura accerti se vi siano stati comportamenti omissivi che integrino il reato di interruzione di pubblici servizi. E non è esclusa l’eventualità che la Federazione si rivolga al governo affinché, essendo questi servizi dei livelli essenziali di prestazioni relativi a diritti sociali e civili ai sensi dell’articolo 117 della Costituzione, intervenga per sanare, con le facoltà che la Carta costituzionale gli riconosce, le inadempienze di talune Regioni.

«Ci rivolgiamo anche alle famiglie – conclude Falabella -: fateci pervenire, attraverso le associazioni del vostro territorio, le segnalazioni di eventuali inadempienze così da rafforzare le nostre azioni politiche e in giudizio».

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