“Sos Sordi”, l’app per “chiamare” il 113 ideata per chi ha disabilità, ma utile anche ai normodotati

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Da qualche, anche a Trieste, è attiva una app, con cui si può chiedere velocemente e con più facilità, l’intervento della Polizia di Stato. Premendo un’icona si attiva “Sos sordi” il servizio d’emergenza nato dalla collaborazione tra Ente Nazionale Sordi e appunto Polizia di Stato.

30giu16_ sos sordi-2L’iniziativa è stata presentata giovedì mattina durante una conferenza tenutasi presso la sala stampa della Questura in presenza del rappresentante il consiglio direttivo dell’Ens Giuseppe Corsini, la presedente regionale del Fvg Francesca Lisjak ed il presidente provinciale Giuseppe D’Ambrosio Carannante che ha sottoscritto il protocollo con il vice Questore Vicario Paolo Gropuzzo.

L’applicazione, estremamente intuitiva e semplice, è scaricabile gratuitamente su smartphone e tablet con sistemi iOS e Android. Nata per le persone con disabilità dell’udito, può essere utilizzata da qualsiasi utente che fosse impossibilitato a chiamare il 113 e abbia bisogno dell’intervento della Polizia di Stato: per esempio si può richiedere silenziosamente l’intervento nascondendosi in un armadio se ci sono dei ladri in casa.

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Questo servizio si attiva selezionando l’icona del poliziotto e successivamente quella relativa al tipo di soccorso richiesto. Immediatamente si genera una e-mail che viene ricevuta e presa in carico dalla sala operativa della Questura.

Durante la presentazione, il vice dirigente l’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico della Questura Aldo Mero, ha fatto una dimostrazione pratica nel caso in cui un utente richiedesse aiuto tramite l’app Sos Sordi, evidenziando come il sistema, oltre ai dati del richiedente, invia la geolocalizzazione della persona e permette di aggiungere informazioni come il nominativo di un interprete di lingua dei segni, di un familiare o di un amico

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