Riceviamo e pubblichiamo – E’ allarme in paese, dove sono rispuntati di nuovo gli “avvelenatori” degli animali, gente incosciente e senza scrupoli che prepara polpette avvelenate per cani, disseminandole in paese.
di Danilo Piovani
A farne le spese qualche giorno fa un bellissimo esemplare di Bull Terrier. Sfuggito un attimo al controllo del padrone ha azzannato una polpetta avvelenata, stramazzando al suolo.
Vani i tentativi del proprietario di salvare l’animale che di corsa è stato portato dal più vicino veterinario, ma tra atroci sofferenze e buttando sangue dalla bocca, è spirato di lì a poco.
Un fatto sconvolgente di cui si parla molto in paese in quanto i micidiali bocconi avvelenati, di cui si è cibato lo sventurato animale, non si trovano soltanto nella periferia del paese dove è morto l’animale, ma anche nei giardini del lungolago dove al mattino vengono portati i cani a passeggio.
La paura delle mamme dei bambini, è quella che i propri figli, casualmente, possano venire a contatto con queste micidiali preparati ed essere a loro volta contagiati. Appena si è diffusa la notizia del cane Bull Terrier morto avvelenato qualche giorno fa, una certa fobia mista a paura si è propagata nelle famiglie che detengono i cani che hanno disertato da giorni il lungolago passeggiata ed altre zona a rischio di pericolo.
Una sorta di panico collettivo che corre da giorni sul web con un tam tam informativo tra le famiglie con appelli su Facebook e Whatsapp, dove si parla di questa storia.
Quest’anno sembrava che tutto fosse rientrato nella normalità a differenza delle scorso anno, quando furono avvelenati ben tre cani, invece siamo daccapo con il ritorno degli anonimi nemici degli animali che non si rendono conto dei rischi che possono causare non solo agli animali ma anche ai bambini piccoli.
Sono in tanti i cittadini che chiedono alle forze dell’ordine e a chi è preposto di indagare su questo ultimo avvelenamento. Si torna a parlare prepotentemente in paese di istallare sul lungolago passeggiata e in altre zone un sistema di video sorveglianza che possa monitorare le aree a rischio e scongiurare questi avvenimenti, anche legati ad episodi di vandalismo commessi ultimamente a danno della comunità.
Richieste quelli di mettere un sistema di videosorveglianza più volte sollecitate dalla gente all’attuale amministrazione, che resta sorda agli appelli dei cittadini, al contrario della vicina Capodimonte dove il comune da anni si è dotato di telecamere di videosorveglianza poste sul porto e sul lungolago.
“Gli avvelenamenti – dice la gente – non trovano giustificazione alcuna, gli animali sono spesso additati perché sporcano o abbaiano in ore inopportune, ma disseminare in paese bocconi avvelenati è proprio esagerato e rasenta la pazzia, con rischi reali non sono soltanto per gli animali ma anche e soprattutto per i bambini di Marta.