Una giudice del Wisconsin è stata arrestata con l’accusa di aver protetto un immigrato irregolare

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Il tribunale federale di Milwaukee il 25 aprile 2025 (AP Photo/Devi Shastri)

L’uomo era in tribunale per un’udienza e Hannah Dugan avrebbe impedito il suo arresto da parte degli agenti federali

Venerdì una giudice di Milwaukee, nel Wisconsin, è stata arrestata con l’accusa di aver intralciato l’applicazione delle leggi sull’immigrazione: avrebbe aiutato un uomo senza permesso di soggiorno a sfuggire all’arresto degli agenti dell’Immigration and Customs Enforcement (ICE), l’agenzia federale che si occupa di far rispettare le leggi sull’immigrazione. Il 18 aprile la giudice Hannah Dugan si sarebbe rifiutata di consegnare l’uomo, che si trovava nella sua aula di tribunale, agli agenti e gli avrebbe permesso di uscire attraverso la porta riservata ai giurati.

Dal suo insediamento l’amministrazione del presidente Donald Trump sta portando avanti delle politiche molto dure sull’immigrazione, che prevedono espulsioni di massa di persone migranti e richiedenti asilo. Per queste iniziative ci sono già stati molti scontri con le autorità di alcuni stati americani, ma finora non era mai stato arrestato un giudice. Dugan è stata portata in un tribunale federale per un’udienza preliminare e poi è stata rilasciata. Fuori dal tribunale un gruppo di persone ha protestato contro il suo arresto.

Non è insolito che agenti della polizia federale cerchino di arrestare delle persone immigrate senza permesso di soggiorno convocate nei tribunali statali per questioni legali anche di poco conto. A Milwaukee è successo tre volte tra marzo e aprile, e l’ultima (quella che ha riguardato Dugan) sarebbe avvenuta la scorsa settimana secondo un articolo del Milwaukee Journal Sentinel.

Su un foglio di carta attaccato fuori dall'aula di tribunale della giudice Hannah Dugan a Milwaukee si legge: «Attenzione, se un avvocato, un coordinatore dei testimoni o altri funzionari del tribunale sanno o ritengono che una persona si senta in pericolo a venire in tribunale nell'aula 615, chieda all'impiegato di prevedere la partecipazione attraverso Zoom»

Su un foglio di carta attaccato fuori dall’aula di tribunale della giudice Hannah Dugan a Milwaukee si legge: «Attenzione, se un avvocato, un coordinatore dei testimoni o altri funzionari del tribunale sanno o ritengono che una persona si senta in pericolo a venire in tribunale nell’aula 615, chieda all’impiegato di prevedere la partecipazione attraverso Zoom» (Scott Bauer via AP)

Spesso i giudici dei tribunali statali si sono lamentati di questi arresti perché sostengono che l’attività dei tribunali sia danneggiata se questi vengono considerati luoghi poco sicuri: le persone senza documenti regolari potrebbero smettere di presentarsi quando viene loro richiesto.

Inizialmente la notizia dell’arresto di Dugan era stata diffusa sui social network da Kash Patel, il direttore dell’FBI, la polizia federale statunitense, che aveva anche detto che l’uomo che la giudice avrebbe protetto dall’arresto si chiama Eduardo Flores Ruiz, aggiungendo che successivamente era comunque stato arrestato. Patel ha poi cancellato i suoi post: li aveva pubblicati prima che le accuse contro Dugan fossero formalizzate in un tribunale federale, quindi quando erano ancora riservate.

Flores Ruiz si trovava in tribunale per un’accusa di percosse domestiche

Redazione Il Post

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