Guida alla cerimonia degli Oscar

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I film in gara, quelli favoriti, gli ospiti e le altre cose da sapere sui premi più importanti del cinema

Nella notte fra domenica e lunedì, tra l’una e le quattro circa, ci sarà la 97esima cerimonia degli Oscar, i premi più importanti del cinema statunitense e i più seguiti al mondo, assegnati dalle circa diecimila persone che fanno parte della Academy of Motion Picture Arts and Sciences, l’ente che organizza l’evento. Rispetto agli Oscar degli ultimi anni sarà una cerimonia forse meno prevedibile, soprattutto per quanto riguarda la vittoria del premio per il Miglior film, visto che quello che sembrava il favorito nelle ultime settimane è finito in un guaio.

Quest’anno per la prima volta la serata sarà presentata dal noto conduttore televisivo statunitense Conan O’Brien. La cerimonia si svolgerà al Dolby Theatre di Los Angeles e prevede la premiazione in 23 categorie: per ognuna ci sono cinque candidati, eccezion fatta per il miglior film, per cui i candidati sono dieci. Per la seconda volta l’evento si potrà seguire in diretta dalle 23:40 di domenica su Rai 1, dove sarà commentato da Alberto Matano assieme a giornalisti ed esperti di cinema. Potrà essere seguito anche sulla piattaforma di streaming RaiPlay.

I film e le previsioni
Fino a qualche settimana fa gli addetti ai lavori sembravano d’accordo sul fatto che il premio come miglior film sarebbe stato assegnato a Emilia Pérez (13 candidature), il musical con protagonista un boss dei cartelli della droga che a un certo punto decide di fare la transizione di genere. Nonostante sia stato il più premiato ai Golden Globe, i premi per cinema e tv che spesso anticipano i risultati degli Oscar, il film è stato molto criticato per come racconta il Messico, e poi per alcuni vecchi tweet islamofobi e razzisti di Karla Sofía Gascón, l’attrice protagonista.

A questo punto, secondo le previsioni, molti voti che sarebbero dovuti andare a Emilia Pérez sono stati cambiati, e il premio è conteso tra altri due film: Anora di Sean Baker e The Brutalist di Brady Corbet. Il primo parla della relazione tra una sex worker di New York e un ventenne russo, mentre il secondo racconta la storia di un architetto ebreo ungherese che emigra negli Stati Uniti dopo la Seconda guerra mondiale.

Sean Baker è considerato il probabile vincitore del premio per la miglior regia per Anora, vincitore della Palma d’oro al festival di Cannes. È una previsione basata soprattutto sul fatto che a febbraio era stato premiato come miglior regista ai Directors Guild of America Awards (DGA), i premi del sindacato dei registi di Hollywood: visto che i membri dell’Academy appartengono in larga parte a un sindacato, molti votanti si sovrappongono a quelli degli Oscar.

I principali candidati al premio come miglior attore sono Adrien Brody sempre per The Brutalist e Timothée Chalamet, molto apprezzato per la sua interpretazione nel biopic su Bob Dylan A Complete Unknown. Il premio come migliore attrice invece è difficile da pronosticare: le due vincitrici più probabili sono comunque Demi Moore per il body horror The Substance, e Mikey Madison, protagonista di Anora.

Sui premi come miglior attrice e attore non protagonisti, poi, testate e bookmakers sono piuttosto concordi: il primo dovrebbe andare a Zoe Saldaña per Emilia Pérez e il secondo a Kieran Culkin per A Real Pain, che è anche tra i favoriti per il premio alla miglior sceneggiatura originale. Infine Peter Straughan dovrebbe ricevere quello per la miglior sceneggiatura non originale per Conclave, in cui recita anche Isabella Rossellini, candidata a sua volta come miglior attrice non protagonista. Il candidato più probabile per il premio come miglior film internazionale è Io sono ancora qui, ambientato in Brasile durante la dittatura militare dei primi anni Settanta.

La cerimonia
Conan O’Brien è una faccia molto nota della televisione statunitense. Per quasi trent’anni ha condotto alcuni dei late night show più seguiti di sempre, ma tra le altre cose è anche comico, produttore e sceneggiatore: all’inizio degli anni Novanta per dirne una aveva lavorato alla popolarissima serie di animazione I SimpsonNegli ultimi due anni la cerimonia era stata presentata da Jimmy Kimmel con risultati buoni, seppur non paragonabili a quelli registrati fino a una decina di anni fa: nel 2014 la cerimonia era stata vista da più di 40 milioni di persone, nel 2024 da meno della metà.

Oltre a O’Brien e alle persone che vinceranno e ritireranno le agognate statuette, sul palco saliranno altre celebrità per consegnarle. Tra queste ci saranno Samuel L. Jackson, Willem Dafoe, Ana de Armas, Ben Stiller, Oprah Winfrey, Penélope Cruz, Whoopi Goldberg, Scarlett Johansson e l’attrice italiana Alba Rohrwacher. Ci saranno anche i vincitori dei premi come migliori attori e attrici nel 2024, Cillian Murphy ed Emma Stone, Robert Downey Jr. e Da’Vine Joy Randolph. Mancherà invece Harrison Ford, che avrebbe dovuto partecipare, ma ha il fuoco di Sant’Antonio.

Come da tradizione, nel corso della serata si terranno alcune esibizioni musicali: si sa che canteranno la popstar Lisa del gruppo k-pop Blackpink, la cantautrice inglese Raye e la rapper statunitense Doja Cat, ma soprattutto Cynthia Erivo e Ariana Grande, le interpreti del musical di successo Wicked, candidate rispettivamente come miglior attrice protagonista e non protagonista.

Un anno fa
Nel 2024 il premio per il miglior film fu vinto da Oppenheimer, che fu anche quello a ricevere più premi: sette, tra cui quello per miglior attore protagonista all’irlandese Cillian Murphy, quello per il miglior attore non protagonista a Robert Downey Jr. e quello per la miglior regia a Christopher Nolan, che nonostante una carriera di grande successo prima di quel momento non ne aveva mai vinto uno. Come migliore attrice protagonista fu premiata Emma Stone per Povere creature! del regista greco Yorgos Lanthimos, mentre come miglior attrice non protagonista Da’Vine Joy Randolph per il suo ruolo in The Holdovers.

Redazione Il Post

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