Portare visibilità allo sport per i non udenti: una fonte di orgoglio

Il Poio Pescamar ha accolto un nuovo acquisto per questa stagione, e lei sta rapidamente conquistando l’applauso dei tifosi. Candela Soria, originaria di Ourense, è una vera e propria portabandiera della visibilità degli atleti con disabilità uditive attraverso il suo ruolo nella nazionale spagnola.

Tra le firme più interessanti di questo periodo figura l’attaccante Candela Soria (Ourense, 1998), che non si distingue solo per le sue abilità offensive, ma è anche una prominente sostenitrice degli atleti con disabilità uditive ai massimi livelli del futsal, disciplina in cui la Spagna vanta la migliore lega femminile del mondo.

Come sta andando il suo approdo a Poio in questa prima stagione ad A Seca?

Procede bene. Siamo ormai a metà stagione, e posso dire di sentirmi piuttosto a mio agio all’interno della squadra. Essendo un anno in cui ho cambiato città e routine, ci è voluto un po’ di adattamento, ma ora sento di poter contribuire molto di più. So che si tratta di un processo graduale e sono impegnata nel miglioramento continuo.

Read more: Nike Inaugura un Nuovo Negozio in Paseo de la CastellanaLa squadra sta attualmente lottando per il quarto posto, che porta ai playoff per il titolo. C’è una pressione extra ogni settimana per rendere al meglio.

Esattamente. Siamo in un momento cruciale della stagione, ma abbiamo ancora il controllo del nostro destino ogni settimana. Continuiamo a combattere per un posto ai playoff, il che è un aspetto positivo. Siamo molto entusiasti di puntare ai tre punti in ogni giornata di campionato.

Nel marzo 2024, ha vinto una medaglia d’oro con la nazionale spagnola di futsal per atleti con disabilità uditive ai Deaflympics. Quasi un anno dopo, come ricorda quella vittoria?

Ogni volta che ne parlo, provo una grande gioia. È stata un’esperienza molto positiva per me, e vincere – e il nostro ritorno dopo quel trionfo – è stata una motivazione in più per la visibilità dello sport nella comunità sorda. Sia io che le mie compagne ci siamo rese conto che possiamo contribuire ad aumentare la consapevolezza e fungere da modelli per i bambini con disabilità uditive che aspirano a giocare a futsal. Questo è ciò che ci entusiasma di più: dare il nostro contributo e portare visibilità allo sport per la comunità sorda è una fonte di orgoglio.

Read more: Ricardo Belli è il nuovo allenatore della Nazionale Femminile del VenezuelaCome è nato il suo problema uditivo?

Ho una disabilità uditiva perché, quando ero giovane, circa cinque o sei anni, ho perso l’udito in entrambe le orecchie. Da allora utilizzo apparecchi acustici per affrontare la vita quotidiana. È qualcosa di genetico, con una perdita uditiva tra il 50 e il 60%.

Si è adattata al livello d’élite senza problemi.

Ho iniziato a giocare intorno ai sette o otto anni, e gli apparecchi acustici erano già diventati parte della mia vita. Ho capito che si trattava di adattarsi e cercare soluzioni alle sfide. Credo che i miei apparecchi acustici siano parte della mia identità come atleta. Definiscono chi sono, ma non la mia abilità di giocare.

Read more: Il Successore Ideale di Imanol Alguacil alla Real Sociedad è un Tifoso dell’AthleticProvando orgoglio per aumentare la consapevolezza degli atleti donne sorde. È anche una responsabilità?

Tanto. Vedo quell’esperienza e viverla in prima persona come una responsabilità, ma offre anche l’opportunità di assistere coloro che affrontano sfide. Credo fermamente che i limiti esistano solo se noi lo permettiamo. Con la nostra medaglia d’oro, intendiamo trasmettere che chiunque può partecipare allo sport, indipendentemente da qualsiasi difficoltà, purché lo desideri e abbia l’opportunità.