La CGIL Frosinone Latina denuncia con forza il drammatico calo delle domande di invalidità civile nella provincia di Frosinone. “Altro che riforma della disabilità, qui si stanno cancellando i diritti dei più deboli”, dichiara il segretario generale della Camera del Lavoro Giuseppe Massafra, che continua:”A seguito della riforma introdotta migliaia di persone non sono riuscite nemmeno a ottenere il certificato medico necessario per presentare la domanda di invalidità civile. Questo significa la perdita di diritti fondamentali come l’indennità di accompagnamento, la pensione di invalidità civile, il riconoscimento dei benefici previsti dalla Legge 104 o il collocamento obbligatorio per le persone con disabilità”.
La provincia di Frosinone è una delle nove province scelte per la sperimentazione della riforma, insieme a Brescia, Catanzaro, Firenze, Forlì-Cesena, Perugia, Salerno, Sassari e Trieste. Anche in queste città, come denunciato dalla CGIL, si è verificato quasi un azzeramento totale delle domande di invalidità civile. L’INPS, nonostante la gravità della situazione, non ha ancora pubblicato alcun dato ufficiale su un tema così importante. Secondo i dati raccolti dalla CGIL, confrontando il numero di domande presentate nella Provincia nel 2025 con quelle registrate alla stessa data nel 2024, si registra un crollo del 90%. Un dato allarmante che dimostra come la riforma stia, di fatto, impedendo alle persone con disabilità di accedere ai loro diritti.
“I medici non possono trascorrere ore davanti al computer per compilare un certificato medico, reso sempre più complesso da richieste innumerevoli, alcune del tutto inutili. A gennaio – prosegue Massafra – la procedura era farraginosa e funzionava a singhiozzo, a febbraio siamo addirittura di fronte ad una vera e propria paralisi. E chi riesce a ottenere un certificato, lo fa a caro prezzo, con costi che lievitano proprio a causa del tempo necessario per redigerlo”.
Secondo quanto sostiene il Governo e si legge nel sito del Ministero della Salute: “la riforma sulla disabilità che stiamo attuando introduce un nuovo sguardo, vedendo in ogni persona le potenzialità e non i limiti. Il passaggio dall’assistenzialismo alla valorizzazione di ogni persona è fondamentale per ribaltare la prospettiva e non lasciare indietro nessuno. Dobbiamo semplificare e sburocratizzare gli iter e soprattutto partire dai desideri e dal diritto di scegliere di ogni persona”. La CGIL smentisce con forza questa narrazione: “Non c’è nessun passo avanti o nuovo sguardo quando si privano le persone con disabilità dei propri diritti. Se questo è l’inizio della riforma, il futuro appare ancora più pericoloso”.
Per il segretario generale della CGIL Frosinone Latina “il Governo deve assumersi la responsabilità di questa situazione inaccettabile. La riforma non solo non sta funzionando, ma sta negando i diritti delle persone più fragili prima ancora che possano accedere al sistema. Vogliamo conoscere i dati dall’INPS. Non è ammissibile portare avanti una sperimentazione sulla pelle delle persone, soprattutto dei più deboli. Chiediamo interventi immediati per risolvere questa situazione e garantire alle persone con disabilità l’accesso ai loro diritti senza ostacoli insormontabili. La riforma – conclude Massafra – deve partire dai bisogni reali delle persone, non da slogan privi di fondamento”.