La Nuova Zelanda vieterà le corse dei levrieri

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(AP Photo/Charlie Neibergall)

Per i maltrattamenti e gli infortuni che i cani subiscono durante queste competizioni, organizzate da secoli e ancora molto frequenti

Martedì il governo della Nuova Zelanda ha annunciato che entro il 2026 vieterà le corse dei levrieri, competizioni che nel paese vengono organizzate dagli inizi dell’Ottocento, ma che ormai da una decina d’anni sono oggetto di critiche da parte dei gruppi animalisti e della maggior parte dell’opinione pubblica.

Il ministro per le Corse (che si occupa di regolamentare il settore delle corse e delle scommesse) Winston Peters ha detto che la decisione è stata presa per via del numero «eccessivamente alto» di infortuni che si verificano durante queste competizioni, e che tutte le società che le organizzano saranno chiuse entro 20 mesi. Questo periodo di tempo servirà da un lato a garantire che i 2.900 levrieri attualmente impegnati nelle gare possano essere adottati, e dall’altro a consentire alle persone impiegate a tempo pieno nel settore di trovare un nuovo lavoro.

Peters ha aggiunto che, negli ultimi anni, l’industria delle corse dei levrieri ha compiuto sforzi notevoli per preservare la salute dei cani, ma che nonostante le accortezze il numero di infortuni non è diminuito.

La Nuova Zelanda è uno dei pochi paesi in cui le corse di levrieri sono ancora consentite, insieme all’Australia, all’Irlanda, agli Stati Uniti e al Regno Unito. Questi eventi rappresentano l’8,5 per cento dell’intera economia delle corse neozelandese, con un valore stimato di 720 milioni di euro. Si tratta di un settore di nicchia, ma molto attivo: le associazioni che organizzano queste corse sono soltanto 7 e le persone che ci lavorano poco più di un migliaio, ma tra il 2023 e il 2024 si sono svolte 4.800 competizioni di questo tipo.

Anche se i gruppi animalisti criticano questi eventi da molto tempo, la consapevolezza pubblica è aumentata soprattutto a partire dal 2021, anno in cui 232 levrieri da corsa morirono, e altri 900 rimasero feriti. Negli ultimi tre anni inoltre inchieste e rapporti indipendenti hanno documentato soppressioni arbitrarie di cani da parte di diversi allevatori. Martedì, subito dopo l’annuncio del governo, il parlamento neozelandese ha inoltre approvato una legge che vieta ai proprietari dei levrieri di sopprimere i propri cani, affidando questo compito unicamente a veterinari specializzati.

Redazione IL POST

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