Approvata anche in Senato: la mototerapia è legge

Approvata la legge che riconosce la mototerapia quale terapia complementare per alleggerire l'ospedalizzazione di adulti e bambini malati e con disabilità

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Nella giornata di ieri il Senato ha approvato in via definitiva il ddl Mototerapia (Disegno di legge n. 1037), ovvero la proposta di riconoscimento della Mototerapia quale terapia complementare “per rendere migliorare l’esperienza dell’ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l’autonomia, il benessere psico-fisico e l’inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità”.
La legge riconosce la rilevanza di questo tipo di terapie, e mira a garantire l’erogazione della mototerapia in maniera uniforme su tutto il territorio nazionale.

Ne dà notizia la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, che ringrazia, oltre al dall’onorevole Panizzut, primo firmatario del testo, anche il campione di motocross freestyle Vanni Oddera, che ha ispirato la proposta, e che da anni porta la moto negli ospedali.

Mototerapia

Nel commentare la notizia, Locatelli sottolinea come i percorsi di cura e riabilitazione possano trovare giovamento dall’affiancare alle terapie convenzionali (che mai vanno sostituite) anche quelle complementari, che agiscono sul fronte emotivo e relazionale: “Sono convinta che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivomomenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose”.

Altre terapie complementari

Con l’approvazione di questa norma si potrà aprire la strada anche al riconoscimento di altre terapie complementari, quali musicoterapiaarte terapiaclown terapiaterapia con gli animaliche tutti conoscono e che già da tempo affiancano e supportano ospedali, strutture socio sanitarie e altre realtà, ha spiegato la ministra.

Le polemiche

Il percorso di questa legge è stato turbolento fin dal suo inizio. Molti, infatti, gli scettici non solo sulla efficacia di questo approccio, ma anche sull’opportunità di destinarvi le già scarse risorse a disposizione della salute. Perplessità e sconcerto erano stati dimostrati, tra gli altri, dall’ANGSA (Associazione Nazionale Genitori Persone con autismo). Acceso anche il dibattito parlamentare in aula, che ha visto il duro intervento della scienziata Elena Cattaneo, Senatrice a Vita: «(…) Intervengo non senza imbarazzo nella speranza che quest’Aula voglia risparmiare al Paese, alla Medicina, alle difficili storie di malattie, l’umiliazione di una legge spot senza capo né coda che introduce nell’ordinamento una pratica priva di alcuna evidenza scientifica. (…) Non è un percorso di cura, non è una terapia complementare, non esiste alcuna minima evidenza a sostegno della proposta della mototerapia”.

Il commento di Vanni Oddera

Così commenta la notizia Vanni Oddera“Non ci sono parole per esprimere ciò che provo in questo momento. (…) Sono grato alla vita perché mi ha regalato i giusti strumenti e le giuste persone per arrivare ai tanti, troppi ragazzi sofferenti. Da domani il nostro impegno, dopo questo importantissimo step, dovrà essere ancora maggiore!! Sarà fondamentale il supporto e il calore umano di tutti voi perché adesso siamo pronti a lavorare a testa bassa e a scrivere, tutti insieme, un futuro migliore! Ringrazio di cuore il ministro per le disabilità Alessandra Locatelli che da sempre crede in questo potentissimo progetto“.

Redazione Disabili.com

 

 

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