Una nuova legge sulla circolazione stradale raddoppia le sanzioni per chi va sulle due ruote senza rispettare alcune prescrizioni. In alcuni casi la pena detentiva può arrivare fino a 3 anni
di Sara Dellabella
Redazione AGI
In Giappone è entrata in vigore una nuova legge sulla circolazione stradale che introduce pene detentive e sanzioni pecuniarie per i ciclisti che utilizzano telefoni cellulari o guidano sotto l’effetto dell’alcol. Le persone sorprese a usare il telefono mentre vanno in bicicletta rischiano pene detentive fino a sei mesi o multe di 100.000 yen (circa 603 euro).
Se provocano un incidente la pena può arrivare fino a un anno di carcere o a una multa di 300.000 yen (circa 1.811 euro). In precedenza, l’uso del cellulare mentre si andava in bicicletta era punibile con multe fino a 50mila yen (circa 302 euro), secondo le norme stabilite dalle commissioni locali di pubblica sicurezza
Questa nuova legge sulla strada inasprisce anche le sanzioni per chi guida in stato di ebbrezza, poiché i ciclisti con un tasso di alcol di 0,15 milligrammi per litro di aria espirata rischiano pene detentive fino a tre anni o multe di 500.000 yen (circa 3.020 euro).
La stretta sui ciclisti si giustifica guardando i numeri: tra il 2013 e il 2017, 295 incidenti sono stati causati da ciclisti che utilizzavano telefoni cellulari, ma il numero di casi e’ aumentato di oltre il 50% arrivando a 454 nei cinque anni successivi, secondo l’Agenzia nazionale di polizia giapponese.