Le persone morte nelle alluvioni in Spagna sono più di 200

Molte zone sono ancora allagate o ricoperte di fango, e i soccorsi stanno procedendo a rilento

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Un uomo su un cumulo di auto accatastate a Valencia, 31 ottobre (AP Photo/ Manu Fernandez)

Le persone morte a causa delle gravi alluvioni nel sud-est della Spagna, il peggiore disastro di questo tipo della storia recente del paese, sono almeno 205. Il Centro di coordinamento integrato ha comunicato quelle trovate morte nella Comunità Valenciana, la regione autonoma dove si trova Valencia, sono 202. A loro si aggiungono due donne che erano state trovate morte tra martedì e mercoledì nella Comunità di Castiglia-La Mancia, e un uomo britannico morto a Malaga, in Andalusia.

La città con il numero più alto di morti, almeno 62, è Paiporta, che si trova una decina di chilometri a sud-ovest dal centro di Valencia. Martedì sera l’acqua che ha alimentato l’alveo del fiume Poyo – normalmente quasi in secca – è straripata travolgendo a una velocità impressionante auto, oggetti e persone nella città. Ancora adesso la situazione nel comune è molto difficoltosa, anche per la mancanza di beni di prima necessità. Molte  persone morte si trovavano in automobile e stavano cercando di andare al riparo, quando l’acqua ha inondato le strade e l’autostrada A3.

Giovedì la sindaca di Chiva Amparo Fort ha detto che nel comune c’erano ancora centinaia di auto ribaltate e che si temeva che dentro ci fossero delle persone. Altre sono morte nei propri garage, dove erano andate per spostare l’automobile: è successo a 8 persone a Valencia, nel quartiere La Torre.

Le operazioni di soccorso stanno procedendo a rilento anche perché molte località sono ancora allagate o ricoperte di fango. Le strade sono interrotte o bloccate dalle decine di auto trascinate dal fango e accatastate sulla carreggiata; anche se il numero complessivo non è ancora quantificabile con certezza, ci sono migliaia di sfollati e decine di dispersi.

Per dare assistenza alla popolazione sono stati mobilitati altri 500 soldati, oltre a quelli che erano già impegnati nei giorni scorsi assieme ai vigili del fuoco e alla Guardia Civil. Venerdì il governo ha mandato a Valencia anche 10 esperti di patologia forense, insieme a 5 tecnici del settore, per aiutare le autorità locali a identificare i corpi recuperati: si sono aggiunti a 21 tra esperti e tecnici che erano già andati nella Comunità Valenciana.

Intanto al momento ci sono piogge intense nella regione di Huelva, vicino al confine con il Portogallo meridionale, dove l’allerta rossa per il rischio idrogeologico è stata prorogata almeno fino alle 15 di venerdì.

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