Un predatore e molestatore pedofilo che ha preso di mira online minorenni in tutto il mondo è stato condannato all’ergastolo dalla Crown Court di Belfast, in Irlanda, e dovrà trascorrere un minimo di 20 anni dietro le sbarre, prima di poter richiedere la libertà vigilata. Il 26enne Alexander McCartney, di Newry nell’Irlanda del Nord, nella sua sistematica attività criminale ha spinto al suicidio una delle sue settanta vittime identificate: una ragazzina di 12 anni che viveva negli Stati Uniti. Inoltre il padre della giovane si è tolto la vita 18 mesi dopo.

Colpevole di 185 capi d’imputazione, ha preso di mira 3.500 minori

McCartney diventa così la prima persona nel Regno Unito a essere stata condannata per l’omicidio colposo di una persona che si trovava in un altro Paese. Secondo la polizia, inoltre, il pedofilo seriale, dichiaratosi colpevole per 185 capi d’imputazione, ha preso di mira oltre 3.500 minorenni utilizzando false identità su internet – tramite il cosiddetto “catfishing” – e ben 64 device informatici differenti. Da dietro lo schermo di pc, tablet e smartphone nella sua casa in Irlanda del Nord ha portato paura e sofferenza nella vita di migliaia di famiglie in Europa e in America.

I social usati

Si è avvicinato alla stragrande maggioranza dei minorenni su Snapchat, anche se in un numero limitato di occasioni ha utilizzato social media tra cui Instagram e Kik. A volte durante la sua attività criminale compiuta tra il 2013 e il 2019 ha usato le foto che aveva ottenuto da alcune ragazzine fingendo di essere una di loro quando parlava con le nuove vittime.

Redazione Tgcom24.Mediaset

 

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