Alle presidenziali Sandu vince il primo turno ma andrà al ballottaggio con il candidato filo-russo Stoianoglo. Ue: interferenze russe senza precedenti sul voto

E’ matematica la vittoria del “” al referendum pro-Ue in Moldavia, anche se mancano ancora i dati da 19 seggi e il responso della Commissione elettorale. E’ quanto risulta dai dati rilanciati dal sito alegeri.md dell’associazione per la democrazia partecipativa Adept. Con 2.200 sezioni scrutinate su 2.219 il “” è infatti in testa con il 50,31% e 742.819 voti. Il “no” ha fin qui ottenuto 733.711 voti pari al 49,69%. Manca dunque la scelta di 2.423 votanti mentre lo scarto a favore del sì è di 9.108 voti. La consultazione non è comunque vincolante.

Il risultato si è ribaltato nelle ultime ore, quando è iniziato il conteggio dei voti della diaspora, che tende a favorire il percorso verso l’Ue. Quando era stato scrutinato circa il 95% delle preferenze, il “no” era in vantaggio con circa il 52% degli 1,2 milioni di voti, mentre il “sì” si attestava al 47%.

Elezioni presidenziali, Sandu vince il primo turno ma andrà al ballottaggio

Si andrà al ballottaggio, invece, nelle presidenziali: a sfidarsi saranno la presidente uscente Maia Sandu, filo-occidentale, e il candidato Alexandr Stoianoglo, ex procuratore generale filo-russo. Sandu è risultata in testa fra gli 11 candidati in corsa, con il 41,89% dei voti, mentre Stoianoglo si è attestato al 26,3%. Il vantaggio di Sandu, tuttavia, non è sufficiente a impedire il secondo turno, che sarebbe stato evitato solo in caso di vittoria di un candidato con maggioranza assoluta. Il ballottaggio si terrà il 3 novembre.

Scambio di accuse Chisinau-Mosca

Il voto è giunto in un contesto di denunce di influenze russe da parte delle istituzioni moldave e di rapporti sempre più tesi fra Chisinau e Mosca. Secondo la presidente Sandu, “gruppi criminali, insieme a forze straniere, ostili ai nostri interessi, hanno attaccato il nostro Paese facendo uso di decine di milioni di euro, menzogne e propaganda, con i mezzi piu’ miserabili, per portare i nostri cittadini e il nostro Paese in una zona di incertezza e instabilità. Abbiamo prove e informazioni che l’obiettivo del gruppo criminale era manipolare 300mila voti”. Immediata la replica del Cremlino, attraverso le parole del portavoce Dimitri Peskov che chiede alla Sandu di “fornire le prove delle accuse delle interferenze esterne”. Peskov afferma poi che ci sono state delle “anomalie” nell’aumento dei voti in Moldavia nei conteggi delle schede pro-Sandu. “Gli indicatori che vediamo, che stiamo monitorando, e le dinamiche dei loro cambiamenti sollevano molte domande”.

Ue: interferenze russe senza precedenti su voto moldavo

In Moldavia ci sono state “interferenze senza precedenti” dalla Russia in vista del voto ieri. Il Paese “è stato oggetto di interferenze malevole e manipolazione delle informazioni”, “non nelle ultime settimane o giorni” e l’Ue lo ha verificato “sul campo”. Lo ha detto il portavoce Ue per la politica estera Peter Stano interpellato sull’esito del referendum pro-Ue e delle presidenziali in Moldavia, rinviando a dopo il giudizio degli osservatori Osce per un commento sull’esito delle elezioni. “Continuiamo a supportare l’ambizione di accesso all’Ue della Moldavia”, ha sottolineato il portavoce della Commissione Eric Mamer.

Redazione Tgcom24.Mediaset

 

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