Due giovani con disabilità non hanno potuto utilizzare la carrozzina 4×4 in dotazione al parco archeologico perché non dotati di un casco personale. Il caso arriva anche all’attenzione del ministro
di Ernesto Rocco
Redazione InfoCilento.it
Una diffida alla Direzione Archeologica di Paestum e Velia, ma anche al Ministero della Cultura e alla Prefettura di Salerno, per segnalare un disagio occorso ad una persona con disabilità nel giorno di Ferragosto.
La vicenda
A rendere noto il caso Christian Durso, che da tempo si batte per i diritti delle persone con ridotta mobilità. Il giovane, originario di Agropoli, nella giornata di ieri aveva deciso di recarsi agli scavi di Velia insieme ad un’altra persona, anch’essa con disabilità.
Dopo aver visitato la parte bassa dell’area archeologica, i due chiedevano di poter utilizzare la sedia motorizzata in dotazione al parco per raggiungere la parte restante del sito.
A quel punto, si legge nella diffida, «Oltre a chiederci se la persona con mobilità ridotta fosse in grado di utilizzare lo sterzo che ha questa carrozzina, ci veniva riferito che avremmo dovuto avere un casco per proteggere la testa perché la carrozzina in dotazione del parco non poteva essere utilizzata senza».
«Questa richiesta è forse la più inaccettabile, perché dovrebbe essere lo stesso parco che si dota della carrozzina a fornire il casco e in nessun modo chiederlo a chi viene a visitare il sito – accusa Durso – Visto tra l’altro che lo stesso non viene chiesto né sul sito internet, né al momento della prenotazione». Non solo: per il giovane è inaccettabile anche il tentativo di «documentarsi sulle condizioni personali della persona con disabilità, visto che ciò oltre a violare condizioni e caratteristiche sensibili personali, è un’ammissione implicita che quell’ ausilio non è utilizzabile da tutte le persone con disabilità, quindi anche quelle che hanno difficoltà alle braccia ciò è una grave discriminazione.
Visto tra l’altro che esistono sedie a rotelle 4×4 che possono essere utilizzate tramite joystick e quindi utilizzabili da più tipi di disabilità».
La diffida di Christian Durso
Già lo scorso anno Christian Durso aveva segnalato delle criticità per la visita al parco archeologico di Velia che successivamente si dotò di una carrozzina 4×4 e di un sentiero apposito. Oggi, però, ecco segnalate nuove criticità.
Alla luce di quanto accaduto è stata inviata una lettera di diffida affinché cambi la condotta del persona e in futuro si risolvano i disagi per le persone con difficoltà motoria