A Roma oltre 7 miliardi in risparmio. Ma tanti i romani senza soldi in banca

Lo afferma il rapporto dell’Istituto Tagliacarne. Eppure se guardiamo la percentuale tra reddito risparmiato e quello disponibile la Capitale è al 60esimo posto

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Roma è la seconda città a livello italiano per ammontare del risparmio, con più di 7 miliardi e mezzo di euro. La variazione tra il 2014 e il 2022 è stata dell’8,4%. Prima di Roma, viene solo Milano, con 11 miliardi e 800 milioni, dopo troviamo Torino e Napoli. Lo afferma il rapporto dell’Istituto Tagliacarne.

Per percentuale del risparmio, Roma è al 60esimo posto

Se però guardiamo al rapporto fra risparmi e reddito disponibile espresso in valori percentuali, la provincia di Roma è solo al 60esimo posto, con un indice di 7,3, in recupero di quattro posizioni rispetto al 2019, ma inferiore alla media nazionale che è di 8,4 . Il rapporto mette in luce come è nella provincia minore che si registra la maggiore propensione al risparmio, così nelle prime dieci posizioni della relativa graduatoria troviamo Biella, Vercelli, Asti, Modena, Varese, Alessandria, Pavia, Novara, Piacenza, Cremona, vale a dire province che nella maggioranza dei casi non superano i 400.000 abitanti. Mentre bisogna scorrere fino all’undicesimo posto occupato da Genova, per trovare la prima Città metropolitana per propensione a risparmiare, seguita in dodicesima posizione da Milano.

Bene il Lazio a livelli assoluti 

Il Lazio si posiziona bene in una ideale classifica delle regioni più “risparmiose”. È infatti al quarto posto dopo Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, con oltre 9 miliardi e 200 milioni risparmiati. Per la nostra regione il rapporto tra reddito risparmiato e reddito percepito è del 7,2%, dunque anche in questo caso, come per Roma, inferiore alla media nazionale dell’8,4%.

Risparmiano di più gli stranieri e i single

Alcuni dati, messi in luce dal rapporto, risultano significati. A riuscire a mettere da parte un po’ del proprio reddito sono soprattutto i residenti nelle province con una rilevante presenza di nuclei familiari stranieri. In particolare, nelle 48 province che hanno una incidenza di famiglie composte unicamente da stranieri superiore a quella media nazionale, la propensione al risparmio si attesta al 9,1% contro il 7,5% del complesso delle altre province. E risparmiano di più i single. Nelle 45 province nelle quali la quota di famiglie monocomponente supera la media nazionale la propensione al risparmio è del 9,1%, contro l’8,1% del dato nazionale.

di Garla
Redazione Radio Colonna

 

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