Imu disabili e anziani 2024, tutti i requisiti per l’esenzione

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Per chi non dimora nel proprio immobile perché ricoverato in una casa di cura o di riposo, l’Imu sull’abitazione principale è dovuta? Scopriamo quali sono i casi di esenzione e i requisiti

Per anziani e disabili sono previste esenzioni Imu anche nel 2024, a patto di rispettare determinati requisiti. Con l’avvicinarsi della scadenza della prima rata dell’Imu (acconto) da versare entro il 17 giugno (il 16 cade di domenica e la scadenza slitta al primo giorno lavorativo utile) è importante comprendere chi deve versare l’imposta municipale sugli immobili e chi, invece, rientrando in determinate categorie ha diritto all’esenzione.

Per anziani e disabili che possiedono un immobile, ma sono ricoverati in una casa di riposo o un istituto di cura e assistenza, cosa prevede la normativa di riferimento? Quando sono esentati dal pagamento dell’Imu?

Non è raro che anziani non più autosufficienti e disabili che hanno necessità di cure e assistenza continua, siano ricoverati in casa di riposo perché non più in grado di svolgere gli atti della vita quotidiana o di prendersi cura della propria persona.

In alcuni casi l’immobile in cui vivevano che, prima, era adibito ad abitazione principale resta inutilizzato. Proprio per il mancato utilizzo si può aver diritto a delle agevolazioni fiscali che prevedono, tra le altre cose, l’esenzione del pagamento dell’Imu. Per averne diritto bisogna rispettare alcune condizioni vincolanti, però.

Imu 2024, l’acconto si avvicina

L’appuntamento per il versamento dell’IMU è dietro l’angolo: la scadenza per l’acconto è fissata al 17 giugno 2024, mentre il saldo si verserà entro il 16 dicembre.

Anziani e disabili in casa di riposo devono pagare? La risposta non può essere univoca perché si tratta di un beneficio riconosciuto dal Comune di residenza. Vediamo nel dettaglio, però, quali sono i requisiti necessari per beneficiare dell’esenzione, nel caso che il Comune la preveda.

Esenzione Imu anziani e disabili, beneficio a livello locale

Per sapere se anziani e disabili rientrano tra le categorie esentate dal pagamento dell’Imu bisogna prima fare una doverosa premessa. Per avere diritto all’esenzione la prima cosa che bisogna controllare è se l’immobile è stato assimilato come abitazione principale da una delibera del Comune.

Dunque, è fondamentale controllare le delibere del Comune di appartenenza, e questo si può fare sia sul sito del Ministero dell’Economia che su quello del proprio Municipio: bisogna verificare che l’assimilazione ad abitazione principale sia prevista dal documento altrimenti l’esenzione non spetta in nessun caso.

Esenzione Imu 2024 per anziani in casa di riposo

Gli anziani ricoverati in una casa di cura o di riposo possono avere diritto all’esenzione dell’Imu. Come detto il primo requisito riguarda il Comune di residenza che deve aver previsto l’esenzione nelle proprie delibere equiparando la casa in cui l’anziano ricoverato non è più residente, all’abitazione principale.

Per fruire dell’esenzione è necessario che la residenza dell’anziano sia stata trasferita nella casa di riposo in cui dimora e che l’immobile in questione non sia affittato a terzi. Se l’anziano è proprietario di più immobile, va chiarito che l’esenzione è applicabile solo per una unità immobiliare mentre sulle altre l’Imu è dovuta.

Imu 2024, pensionati residenti all’estero sono esentati?

Le regole sull’esenzione per pensionati e disabili in casa di riposo non sono dunque cambiate rispetto agli anni precedenti. Cosa è previsto per i pensionati residenti all’estero?

I pensionati iscritti all’AIRE, non residenti in Italia, titolari di pensione maturata in regime di doppia convenzione internazionale fino al 2022 hanno potuto beneficiare di una riduzione Imu, applicando un’aliquota del 37,5%. Dal 2023, invece, la riduzione è tornata ad essere al 50%

La titolarità di pensione estera non fa scattare in automatico la riduzione che è riconosciuta solo in presenza dei seguenti requisiti:

  • il pensionato deve possedere in Italia un solo immobile;
  • l’unità immobiliare non deve essere data in affitto o in comodato d’uso.

Il pensionato che ha usufruito della riduzione dell’imposta deve poi presentare la dichiarazione Imu al Comune competente entro l’anno successivo a quello di riferimento.

IMU residenti all’estero 2024, casi di riduzione e soggetti obbligati

I disabili ricoverati hanno diritto all’esenzione Imu?

Così come previsto per gli anziani, anche per i disabili l’esenzione è riconosciuta al ricorrere di determinate condizioni.

L’esenzione può essere richiesta, se prevista dal Comune, quando il disabile alloggia in maniera permanente in un centro di cura. L’esenzione spetta anche se il diversamente abile ricoverato non abbia più residenza nell’immobile per il quale si richiede l’esenzione a patto che:

  • abbia trasferito la sua residenza nel centro in cui alloggia;
  • necessiti di una degenza molto lunga.

Per avere diritto all’esenzione si deve dimostrare di non avere residenza effettiva nello stabile di proprietà che deve, tra l’altro, risultare libero e non vincolato da locazioni a terze persone. Per avere diritto all’esenzione, quindi, la casa non deve essere affittata, ma a disposizione.

L’esenzione Imu spetta anche nel caso in cui l’immobile sia considerato alloggio sociale, ma solo nel caso che sia utilizzato come abitazione principale.

Come si paga l’Imu?

Come si paga l’Imu? Ci sono tre modi:

  • con PagoPA;
  • tramite bollettino postale o bancario compatibile con il modello F24;
  • con il modello F24.

 

Redazione Money
di Patrizia Del Pidio

 

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