Chiude “La Locanda dei Girasoli”, il ristorante di Roma che insegna un lavoro ai disabili

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“Il sogno svanito”: La Locanda dei Girasoli di Roma dovrà restituire entro il 30 di aprile le chiavi del locale all’Ater

La severità dei numeri, esacerbata da un disinteresse assordante: l’avventura de La Locanda dei Girasoli, trattoria romana gestito da una cooperativa di ragazzi affetti da sindrome di Down, pare sia inevitabilmente giunta al capolinea. Nel corso delle ultime settimane il progetto aveva vissuto un breve – troppo breve, di fatto – picco di esposizione mediatica in seguito alla stracittadina della Capitale, dove i tifosi della Roma avevano organizzato una raccolta fondi per pagare una multa a Gianluca Mancini, difensore giallorosso che aveva festeggiato la vittoria al derby sventolando una bandiera con un ratto in campo biancoazzurro. Il calciatore aveva chiesto di dirottare tali fondi alla Locanda: il suo appello, per quanto condivisibile, non è tuttavia stato sufficiente a salvare la Locanda dalla chiusura.

“Il sogno svanito”, si legge eloquentemente in una nota emessa dallo stesso locale. “Era luglio del 2022 quando alla Locanda dei Girasoli fu consegnato, dall’Ater, un immobile in via Taranto 54, precedentemente oggetto di sequestro a Forza Nuova”. Due anni più tardi, La Locanda dei Girasoli si vede costretta a restituire le chiavi all’Ater.

Tra restauro e richieste di aiuto: la storia de La Locanda dei Girasoli

L’edificio in questione, è bene notarlo, versava “in pessime condizioni“, ma l’affidamento alla Locanda era di fatto stato accompagnato dalla promessa di “assistenza completa dalla Regione e da fondazioni”. Promessa che, come avrete già intuito, si è di fatto rivelata vana. “Nessuno si è attivato per contribuire al restauro, il cui costo è di circa 400.000 euro. La nuova cooperativa, che ha accettato l’arduo compito di portare avanti questo progetto, non dispone dei fondi necessari”.

L‘Ater, a due anni dalla concessione e vedendo che la Locanda non riesce a recuperare l’immobile, ne chiede la restituzione, da effettuarsi entro il 30 di aprile. “Non ci sono parole per giustificare questa situazione” continua la nota di cui sopra. “Resta solo l’amarezza nel vedere che siamo stati abbandonati al nostro destino, senza speranza di ricreare un’esperienza che è stata un esempio in Italia e all’estero”.

Non si tratta della prima volta, purtroppo, che La Locanda dei Girasoli si trova senza una “casa”: nel gennaio del 2022, ad esempio, fu costretta ad abbandonare la sede in via dei Sulpici anche e soprattutto a causa delle difficoltà economiche generate dalla pandemia. Allora come adesso, però, la volontà di perseverare continua a brillare: “Noi continueremo” conclude la nota. “Abbiamo una missione che non possiamo abbandonare: nessuno deve essere lasciato indietro. Proseguiremo con altre attività che permetteranno ai nostri ragazzi attuali e a quelli futuri di essere parte integrante della comunità”.

Redazione Dissapore
di Luca Venturino

 

 

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