Scavi di Pompei aperti a tutti: due guide dedicate alle persone con disabilità

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Un altro tassello per implementare l’accessibilità e la fruizione dell’antica città di Pompei. Il Parco archeologico aggiunge alle iniziative volte a favorire l’inclusione di tutti i cittadini al patrimonio culturale, le guide Museo per tutti di Pompei, nate dalla collaborazione con l’équipe di Museo per tutti dell’associazione L’abilità onlus in collaborazione con Fondazione De Agostini. Due guide facilitate gratuite rivolte a persone con disabilità intellettiva che contengono una serie di materiali in linguaggio Easy to read e in Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), da guardare e utilizzare sia in preparazione che durante la visita stessa o successivamente come follow up dell’esperienza.

Pompei entra così a far parte della rete di Museo per tutti, ideata nel 2015 da L’abilità onlus e da Fondazione De Agostini, che include così 38 siti fra Beni artistici e culturali presenti in tutto il territorio nazionale, con l’obiettivo di abbattere le barriere cognitive attraverso uno strumento semplice e un linguaggio comune a tutti. Questi strumenti si uniscono alle altre iniziative del Parco volte a garantire la più ampia fruizione dei siti archeologici di competenza: dagli itinerari senza barriere architettoniche come ‘Pompei per tutti’ e quelli della Villa Arianna e Villa San Marco a Stabia, della Villa di Poppea a Oplontis e presso il sito di Boscoreale con la Villa Regina e l’Antiquarium; ai modellini tattili in 3d con supporti esplicativi in braille in alcuni luoghi di Pompei (come lo scheletro di cavallo presso l’ambiente stalla nei pressi della casa di Cerere e i supporti didattici della Conceria); alla guida ‘Pompei in blu – viaggio nella casa del Menandro’ agenda visiva interattiva per persone con disturbi dello spettro autistico; fino ai percorsi multimediali inclusivi Enjoy LIS Art presenti sui monitor e sull’app, per visitare i siti di Oplontis, Boscoreale e Stabia.

Oggi celebriamo una tappa importante del percorso che il Parco archeologico di Pompei ha intrapreso, a partire dal 2016 con Pompei per Tutti, verso una nuova visione dell’accessibilità. In tale ottica il sito archeologico diventa luogo di incontro inclusivo della comunità tutta, dove le diversità sono un arricchimento e non più un limite. – ha detto il direttore del Parco, Gabriel Zuchtriegel – La guida accessibile rappresenta uno strumento fondamentale di lettura della città antica, attraverso un linguaggio semplificato che permette di conoscere la ricchezza di questo sito. Semplificare, però, non deve essere confuso con banalizzare o limitare la conoscenza; al contrario vogliamo rendere decifrabile la complessità che ci circonda in modo che tutti possano cogliere la bellezza di Pompei nella sua interezza, anche coloro che non hanno gli strumenti per interpretare concetti astratti come, ad esempio, i bambini piccoli. Lo strumento Musei per tutti di Pompei sarà fondamentale anche per lavorare con le scuole in modo sempre più inclusivo”. “Siamo molto orgogliosi che ‘Museo per tutti’ possa annoverare tra i suoi beni culturali Pompei – ha spiegato Carlo Riva direttore di L’abilità onlus e responsabile di Museo per tutti -.

La presentazione di oggi arriva alla fine di un lavoro molto articolato della nostra équipe in collaborazione con il personale del Parco archeologico, che ha richiesto un tempo molto lungo di pensiero riflessivo e confronto tecnico per capire come restituire le bellezze dell’antica Pompei ai visitatori con disabilità intellettiva. Ci ha condotto la passione e il desiderio di raccontare la storia, la vita, l’arte ad un pubblico che vogliamo avvicinare a questo luogo per percepirne – come in tutti noi – il valore e il significato. La fruizione di questo patrimonio dell’umanità ai bambini e agli adulti con disabilità intellettiva è un atto di civiltà e di rispetto perché la cultura sia di tutti e per tutti. Duecento pagine di parole corrette, immagini e simboli comunicativi, descrizioni dedicate che vengono messe a disposizione di persone che potranno così comprendere nel piacere della loro visita il mito, la vita quotidiana, la spiritualità di Pompei con facilità e quindi con lo stupore nato dal capire dove sei e cosa Pompei vuol dire per te”.

“Museo per tutti – ha aggiunto Marcella Drago, segretario generale di Fondazione De Agostini – ci rende particolarmente orgogliosi, perché unico nel suo genere. Lo abbiamo ideato insieme all’associazione L’abilità nel 2015 e continuiamo a sostenerlo perché crediamo che offrire alle persone con disabilità intellettiva la possibilità di fruire delle opere d’arte e godere la bellezza di luoghi di cultura sia importante tanto quanto eliminare le barriere architettoniche che limitano le persone con disabilità fisica. Quello dell’inclusione sociale è, infatti, uno degli obiettivi che la nostra Fondazione incoraggia in molti progetti, con la profonda convinzione che sia importante assicurare a tutti, soprattutto ai più fragili, le stesse opportunità.

Siamo davvero soddisfatti che Museo per tutti approdi al Parco archeologico di Pompei, uno dei siti archeologici più rappresentativi e tra i più importanti al mondo. Questo traguardo definisce bene il successo dell’iniziativa e il mio augurio oggi è quello che Museo per tutti possa rendere questo sito di incredibile bellezza davvero per tutti”. Il percorso delle guide, sviluppato grazie al lavoro di accessibilità a cura dell’équipe di Museo per tutti con il supporto di funzionari e personale del Parco per consentire di gestire agevolmente la visita pur nella complessità del luogo, si snoda all’interno dell’intera area archeologica proponendo 15 tappe, comprendenti edifici pubblici, privati e l’Antiquarium. A quest’ultimo è dedicato un approfondito excursus con la descrizione di una decina di reperti.

Le guide sono realizzate in Easy to read e con i simboli della Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA), con un adattamento dei contenuti mirato a rispettare bisogni differenti. Il pubblico ha così a disposizione schede descrittive, ricche di dettagli tanto sull’organizzazione degli spazi quanto sugli apparati decorativi che rendono uniche ville e palazzi; capitoli o box di approfondimenti per chi vuole conoscere di più; una mappa orientativa facilitata che permette di localizzare facilmente le tappe del percorso e tutti gli spazi di servizio disponibili, così da rendere il pubblico più autonomo nell’orientamento; un indice dei percorsi costruito in immagini per facilitare la comprensione del tempo di visita; un insieme di pittogrammi in CAA che permetteranno ai caregiver di realizzare materiali ancor più personalizzati a supporto della comprensione delle spiegazioni e della visita stessa.

Il lavoro ha coinvolto due associazioni locali, la Scintilla, in collaborazione con i Servizi Educativi del Pio Monte della Misericordia di Napoli, e il Tulipano per la validazione delle guide. Tale collaborazione ha visto i gruppi di validatori formati da persone con disabilità intellettiva, protagonisti di un lavoro di perfezionamento delle guide e di messa alla prova della sua fruibilità direttamente in loco tramite l’organizzazione di cicli di visite all’interno dell’area.

Redazione NapoliToday

 

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