C’è preoccupazione per il futuro, ecco cos’ha detto l’Organizzazione Mondiale della Sanità

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Il Covid continua a circolare in tutto il mondo senza mai arrestarsi. Numerose e tutte diverse tra loro sono le varianti che si diffondono e che continuano a porre le basi per nuovi studi da parte di esperti e scienziati.

Per questo motivo, così come riporta l’agenzia di stampa Adnkronos, l’Organizzazione mondiale della sanità, con a capo l’esperta nonché direttore Epidemic & Pandemia Preparedness and Prevention, Maria Van Kerkhove, ha sottolineato: “La nostra preoccupazione è cosa vedremo tra 5 10 o 20 anni in chi ha avuto in Covid, in termini di danni cardiaci, polmonari e neurologici. Ancora non lo sappiamo”. “Perché anche se siamo entrati nel quinto anno di pandemia c’è ancora molto che non conosciamo di questo virus”.

Il virus Sars-CoV-2 sta circolando troppo e continua ad evolversi”. “Dopo due anni di Omicron – continua Van Kerkhove – abbiamo un virus che continuerà a cambiare mentre lo lasciamo circolare rapidamente. Il numero di decessi si è ridotto drasticamente dal picco di un paio di anni fa, ma abbiamo ancora circa 10mila morti al mese e questi sono solo i dati che arrivano da 50 Paesi”.

Insomma, l’esperta lancia un appello e invita i cittadini a non abbassare la guardia e consiglia di limitare il più possibile l’esposizione al virus facendo test, usando le mascherine, ventilando gli ambienti, fare vaccini e richiami. In caso di infezioni o reinfezioni, invece, è importante limitare i contatti con gli altri e chiedere l’assistenza medica per prevenire la diffusione della malattia. Infine, sempre Van Kerkhove, fa riferimento ai Governi e afferma: “E’ molto importante mantenere la sorveglianza, il sequenziamento e la segnalazione, nonché garantire l’accesso a dispositivi di protezione individuale, test, farmaci e vaccini affidabili”.

Redazione Il Meteo

 

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