Nasce a Fermo la proposta della creazione di un forum regionale del turismo accessibile, una rete di progetti, di idee, di possibilità che si traduce in offerta turistica, veramente aperta a tutti.
Se n’è parlato all’hotel Astoria nel corso di una conferenza regionale proprio dedicata al turismo senza barriere, organizzata dall’Osservatorio nazionale sulla mediazione linguistica e culturale di cui è referente Carlo Nofri: “Fermo è una delle sei città Unesco per l’apprendimento, in questo contesto è nato il progetto per una città e un territorio che si aprono ai visitatori e ai turisti non udenti, grazie alla diffusione della conoscenza della lingua dei segni. Il turismo è fatto di tanti settori ma l’accessibilità li attraversa tutti e passa per esperienze e possibilità aperte veramente a tutti”.
Nel corso del convegno si è sottolineato che nel mondo c’è un miliardo e trecento milioni di persone disabili per le quali il turismo è di difficile accesso, eppure si tratta di persone che avrebbero la possibilità anche economica di spostarsi e viaggiano con almeno due o tre persone al seguito: “Per questo occorre pensare ad una offerta turistica che non richieda sforzi fisici, che non abbia barriere, che sia semplice nella comunicazione. Se è vero che l’aeroporto è oggi facilmente raggiungibile dalle principali città europee e italiane, è altrettanto vero che poi manca il collegamento col resto delle Marche. Bisogna lavorare tutti insieme per trovare la strada migliore e costruire un’identità in questo senso”, l’appello conclusivo di Nofri.
All’incontro ha preso parte l’assessore al turismo di Fermo, Annalisa Cerretani, che si è detta pronta a lavorare sui temi proposti. Roberto Bazzano, presidente della cooperativa Bandiere Lilla, ha spiegato come il vessillo appunto lilla si conceda alle città capaci di abbattere le barriere, una certificazione che gratifica chi riesce a soddisfare la richiesta di turismo delle persone con esigenze speciali.
A sfoggiarla nelle Marche, e già dal 2022, è Civitanova, l’assessore Barbara Capponi ha spiegato come si costruisce integrazione, con segnaletica particolare, con la diffusione della lingua dei segni, la fornitura di sedie job per aprire le spiagge a tutti ma anche con la realizzazione di rampe e scivoli.
Un settore su cui si può investire è anche quello dello sport paralimpico, che vale come flusso turistico fuori stagione, come ha spiegato Luca Savoiardi, presidente del comitato paralimpico delle Marche. Si parte dall’aeroporto di Falconara, dove d’estate c’è un punto informativo in lingua dei segni, per arrivare sulla spiaggia, passando per le strutture ricettive, tutte con il personale formato, con applicazioni sul telefono per tradurre, con tutti i servizi necessari per vivere, qui da noi, un’esperienza unica
di Angelica Malvatani – Il Resto del Carlino