L’Associazione sordi trova casa: “Mai più barriere comunicative”

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Il sodalizio di Cinisello collabora col Comune per formare dipendenti pubblici, esercenti e forze dell’ordine

Un luogo per ritrovarsi, ma anche per abbattere una barriera comunicativa a tutti i livelli. L’Associazione sordi ha inaugurato la sua nuova sede, che ha visto un lavoro collettivo. Si trova in via Alberto da Giussano 3C, nel quartiere di Sant’Eusebio, all’interno dei locali di proprietà del Comune e gestiti da Ipis, il consorzio Insieme per il sociale, attraverso il progetto C.offe.e.

“Siamo una quarantina di associati, ma riceviamo contatti e visite anche da fuori provincia – racconta il presidente Roberto Garavelli –. Questo vuole diventare un posto aperto a tutta la comunità. Abbiamo tanti progetti in mente e altri che partiranno a breve”. Già da un anno la onlus collabora con l’amministrazione, attraverso un protocollo che ha permesso di formare i dipendenti del municipio che si occupano delle relazioni con il pubblico, come lo sportello polivalente, i volontari della Croce rossa e della Protezione civile. Nei mesi scors è stato realizzato un progetto con il comando della polizia locale: un canale di comunicazione su Telegram per segnalare problemi di viabilità, incidenti, furti e truffe riservato ai non udenti, oltre a una brochure con alcune parole e simboli utili, per poter dialogare durante controlli o interventi sul posto da parte degli agenti.

Nel solco di questa positiva esperienza, il corso per il linguaggio dei segni sarà esteso anche alle forze dell’ordine. “A gennaio ci sarà anche un corso per i commercianti – annuncia l’assessore alla Centralità della persona Riccardo Visentin –. L’obiettivo è dare le nozioni di base per poter comunicare almeno durante casi di bisogno o emergenze”. Si pensa anche già all’estate. “Scriveremo a tutte le scuole per attivare nuove collaborazioni. Pensiamo a un progetto per i bambini e lavoreremo per attivare un camp estivo”, spiegano Garavelli e Visentin. Lo spazio, su due piani, ha anche una piccola cucina e un calcio balilla.

“Questo è un nuovo spazio di inclusione per attività sociali e culturali. Con il nuovo anno ripartiranno i corsi di prima emergenza per imparare la lingua dei segni. Oggi abbiamo aperto una nuova casa per tutta la comunità di Cinisello e non solo, cercando di abbattere le barriere che ci separano”, sottolinea il sindaco Giacomo Ghilardi.

di Laura Lana – La Nazione

 

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