Modena. Chiede soldi per i sordomuti e mette a segno la truffa

Con un raggiro si è fatta dare il denaro non riportando il resto

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Si è avvicinata fingendo di essere sordomuta e, con la scusa di raccogliere soldi per un’associazione, è riuscita a farsi consegnare una somma in contanti. L’altra persona le ha consegnato 50 euro, attendendo il resto, che però non è mai arrivato.

Truffatrice in azione l’altra mattina davanti al centro commerciale Grandemilia. A raccontare quanto avvenuto, con l’obiettivo di mettere in allerta gli altri cittadini, è stata la donna vittima del raggiro che, fidandosi, è caduta nell’inganno.

«Gira una ragazza – così scrive segnalando l’episodio – che si finge sordomuta per raccogliere soldi per la costruzione di un centro per sordomuti. Ha una cartellina con un foglio per raccogliere firme e un contributo».

Sono diverse le associazioni che raccolgono soldi per specifici scopi in questo modo, con volontari nei luoghi più frequentati che si occupano di sensibilizzare le altre persone. Ed è proprio fingendosi volontaria di una di queste associazioni che la donna ha messo a segno il colpo.

«Mi ha fermata al Grandemilia – continua – chiedendo il contributo. Nel mio caso non avendo 10 euro da darle, le ho dato 50 euro. Lei a quel punto mi ha dato 15 euro e poi mi ha fatto intendere che avrebbe chiesto un cambio al suo collega».

Insomma, avrebbe dovuto consegnare all’altra 25 euro di resto.

«Ovviamente non l’ho più vista. Sono stata ingenua e mi ha rubato più soldi del necessario. Voi non siatelo – così si è rivolta agli altri cittadini – e non datele nemmeno un centesimo».

Insomma, il copione seguito da questi individui è più o meno sempre lo stesso, come avviene anche nel caso della truffa del finto abbraccio oppure l’altrettanto nota truffa dello specchietto.

«Al di là della mia ingenuità e buona fede – conclude la donna – il raggiro consiste anche nel fatto che ti porgono una parte del resto, 15 euro nel mio caso, quindi non realizzi istantaneamente che ti sta rubando 35 euro, che poi considerato che volevo “donare” 10 euro il danno si riduce a 25 euro. La beffa invece vale tutti i 50 euro, certamente starò più attenta in futuro».

Redazione Gazzettadimodena
di Stefania Piscitello

 

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