Lingua dei Segni e Costituzione, un passo avanti

Il Consiglio di Stato ticinese accoglie due atti parlamentari di Raoul Ghisletta sul diritto a essere informati anche per i disabili

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Il diritto a essere informati vale anche per chi ha difficoltà linguistiche o disabilità, come i non udenti.

Per questo il Consiglio di Stato accoglie due atti parlamentari di Raoul Ghisletta e propone di inserirlo esplicitamente nella Costituzione cantonale. Esperimenti e intenzioni erano già presenti, ma a forzare la mano è stata la pandemia; mai come in questi momenti si è sentita la necessità di una comunicazione chiara ed efficace per tutti.

I due atti parlamentari chiedevano il riconoscimento nella Costituzione cantonale della lingua dei segni e del diritto delle persone disabili a ricevere le informazioni e comunicare con lo Stato in forma adeguata ai loro bisogni e alle loro capacità.

Il Consiglio di Stato – si legge nel comunicato stampa -tenuto conto delle esperienze fin qui condotte, in particolare durante il periodo della pandemia, condivide e sostiene la proposta di migliorare ulteriormente le possibilità di informazione durante i momenti di comunicazione ufficiali, tra cui le conferenze stampa. “La possibilità di interagire con le amministrazioni pubbliche permette alle persone affette da disturbi del linguaggio e audiolese di diventare pienamente partecipi della vita sociale”.

 

Di: QUOT – Red RSI CH

 

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