Permessi legge 104, eliminato il referente unico per assistere la stessa persona

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Il D.Lgs 105 del 30 giugno 2022, nell’adempimento della direttiva (UE) n. 2019/1158, ha apportato modifiche cruciali ai permessi e congedi per l’assistenza ai disabili gravi secondo l’articolo 3, comma 3, della legge 104/1992. Entrato in vigore il 13 agosto 2022, l’INPS ha diffuso dettagli operativi tramite due comunicazioni.

Il decreto ha eliminato il principio del “referente unico dell’assistenza”, estendendo i diritti ai assistenti familiari. A partire dal 13 agosto 2022, più soggetti possono fruire dei tre giorni mensili di permesso per assistere una persona disabile, su richiesta e in alternanza tra loro.

Prima di questa novità, infatti, i permessi retribuiti erano riconosciuti solo a un lavoratore dipendente. Da agosto dello scorso anno, invece, sempre nel limite di rispetto dei 3 giorni, i permessi per l’assistenza alla stessa persona con disabilità grave possono essere riconosciuti a più soggetti tra gli aventi diritto, che ne potranno beneficiare alternativamente (nel modo che ti spiegheremo a breve).

Il Decreto 105/2022 consente di estendere il congedo parentale fino a tre anni per i genitori con figli disabili gravi, senza ridurre ferie e tredicesima, salvo emolumenti accessori.

Sono stati inclusi i “conviventi di fatto” tra i soggetti prioritari per il congedo straordinario per l’assistenza. L’ordine di priorità include ora coniugi, genitori, figli, fratelli, sorelle e parenti o affini entro il terzo grado convivente. La convivenza può essere instaurata anche dopo la presentazione della domanda.

Nonostante le modifiche, resta possibile la contemporanea fruizione dei permessi per il lavoratore con disabilità grave e per chi presta assistenza. Tuttavia, la fruizione di congedi secondo la Legge 104 non è compatibile con la richiesta di prolungamento del congedo parentale.

 

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